Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Convegno della caritas diocesana per il 25° anniversario dello statuto

Convegno della  caritas  diocesana per  il  25°  anniversario  dello  statuto

| Il 06, Mag 2011

Sabato 21 maggio

Convegno della  caritas  diocesana per  il  25°  anniversario  dello  statuto

Sabato 21 maggio

 

Caritas Diocesana di Oppido Mam. – Palmi

Via R. Pugliese, 38 89015  Palmi (RC)

****************

Convegno  Caritas Diocesana

 

“EDUCATI  ALLA  VITA  BUONA  DEL  VANGELO”

“Radicati  e  fondati  nella  Carità(Efesini 3, 17)

 

25°  ANNIVERSARIO  DELL’APPROVAZIONE  DELLO  STATUTO  DELLA  CARITAS  DIOCESANA

1986 – 2011

 

San Fantino di Taureana (Simone Martino)

 

21 Maggio 2011 Casa Nazareth – Rizziconi


Ore 16,30:

Preghiera di apertura

Coordinatore:

Diac. Vincenzo Alampi Direttore Caritas  Diocesana di Oppido Mam. – Palmi

 

Prolusione:

Mons. Giuseppe Demasi Vicario Generale Diocesi  Oppido M. – Palmi

INTERVENTI:

Don Antonino Pangallo Delegato Regionale Caritas

Lo Statuto della Caritas Diocesana

 

Ins. Nino Parisi Referente Diocesano “Promozione Umana”

Una Caritas Parrocchiale si racconta

 


 

Conclusioni:

Mons. Luciano Bux

Vescovo della Diocesi di Oppido M. – Palmi

*******************************************************


 

 

 OPPIDO – PALMI – La Caritas Diocesana, diretta dal diacono Cecè Alampi, per sabato 21 maggio prossimo ha organizzato il suo convegno annuale durante il quale oltre a fare memoria della sua attività di servizio a favore dei poveri e bisognosi della Diocesi, di concerto con le Caritas Parrocchiali e le Associazioni di Volontariato, evidenzierà, ancora una volta,  le riflessioni e le azioni della Caritas per crescere nella testimonianza della carità e nella solidarietà specialmente  in questo tempo di crescente povertà.

Il Convegno darà inizio, inoltre, alle celebrazioni del 25° anniversario della fondazione della Caritas Diocesana di Oppido – Palmi e dell’approvazione del suo Statuto, da parte dell’allora Vescovo della Diocesi Mons. Benigno Luigi Papa. La nostra Caritas diocesana che in diocesi già operava, di fatto, da diversi anni,  il 19 novembre 1986, dall’allora Vescovo della Diocesi  Mons. Benigno Luigi Papa, riceveva, infatti, anche l’approvazione ecclesiale e giuridica con il decreto fondativo e di approvazione dello Statuto, per promuovere “la testimonianza della carità della comunità della Piana in forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica”.

Al suo nascere la Caritas Diocesana si impose subito come esperienza ecclesiale per animare la carità nelle parrocchie e nel territorio diocesano e per  formare le coscienze sui problemi dei  numerosissimi poveri e dei disagiati della nostra Diocesi. Vicino a questo aspetto di animazione territoriale, specialmente ad opera del primo Direttore della Caritas Diocesana l’attuale Vicario Generale, Mons. Pino Demasi, la Caritas Diocesana assunse da subito una funzione di monitoraggio e di osservatorio sulle reali povertà nel contesto della Piana e sulle nuove problematiche che vi si affacciavano come l’immigrazione, il diritto alla sanità, la tossicodipendenza, la disoccupazione, specialmente giovanile  e  l’esclusione sociale.

Ne derivò una chiara coscienza critica nei confronti delle istituzioni che trovò nella Caritas Diocesana una voce forte e costante di richiamo alle responsabilità concrete di ognuno.

E proprio perché educare alla carità deve essere una forma concreta e non solo teorica, come ci ricorda l’Apostolo Giovanni quando dice che “Non si può amare a parole ma nelle opere”, nella nostra diocesi su iniziativa della Caritas Diocesana e delle Caritas Parrocchiali, in quegli anni, nascono diverse opere caritative come  la casa per malati di AIDS, i centri di ascolto, le mense per dare un pasto caldo a tanti poveri, il servizio  di distribuzione alimenti e vestiario, il servizio degli obiettori di coscienza e il servizio civile.

Servizi che non sono certo una risposta esaustiva ai problemi o alle carenze della nostra società, ma un segno visibile dell’impegno della comunità cristiana di fronte al disagio. Il  segno di una presa di coscienza che “educare alla vita buona del Vangelo”  passa anche attraverso l’attenzione al fratello nel bisogno con cui Cristo si è identificato: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete…”.

redazione@approdonews.it