Convegno della caritas diocesana per il 25° anniversario dello statuto
redazione | Il 06, Mag 2011
Sabato 21 maggio
Convegno della caritas diocesana per il 25° anniversario dello statuto
Sabato 21 maggio
Caritas Diocesana di Oppido Mam. – Palmi
Via R. Pugliese, 38 89015 Palmi (RC)
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Convegno Caritas Diocesana
“EDUCATI ALLA VITA BUONA DEL VANGELO”
“Radicati e fondati nella Carità” (Efesini 3, 17)
25° ANNIVERSARIO DELL’APPROVAZIONE DELLO STATUTO DELLA CARITAS DIOCESANA
1986 – 2011
San Fantino di Taureana (Simone Martino)
21 Maggio 2011 Casa Nazareth – Rizziconi
Ore 16,30:
Preghiera di apertura
Coordinatore:
Diac. Vincenzo Alampi Direttore Caritas Diocesana di Oppido Mam. – Palmi
Prolusione:
Mons. Giuseppe Demasi Vicario Generale Diocesi Oppido M. – Palmi
INTERVENTI:
Don Antonino Pangallo Delegato Regionale Caritas
Lo Statuto della Caritas Diocesana
Ins. Nino Parisi Referente Diocesano “Promozione Umana”
Una Caritas Parrocchiale si racconta
Conclusioni:
Mons. Luciano Bux
Vescovo della Diocesi di Oppido M. – Palmi
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OPPIDO – PALMI – La Caritas Diocesana, diretta dal diacono Cecè Alampi, per sabato 21 maggio prossimo ha organizzato il suo convegno annuale durante il quale oltre a fare memoria della sua attività di servizio a favore dei poveri e bisognosi della Diocesi, di concerto con le Caritas Parrocchiali e le Associazioni di Volontariato, evidenzierà, ancora una volta, le riflessioni e le azioni della Caritas per crescere nella testimonianza della carità e nella solidarietà specialmente in questo tempo di crescente povertà.
Il Convegno darà inizio, inoltre, alle celebrazioni del 25° anniversario della fondazione della Caritas Diocesana di Oppido – Palmi e dell’approvazione del suo Statuto, da parte dell’allora Vescovo della Diocesi Mons. Benigno Luigi Papa. La nostra Caritas diocesana che in diocesi già operava, di fatto, da diversi anni, il 19 novembre 1986, dall’allora Vescovo della Diocesi Mons. Benigno Luigi Papa, riceveva, infatti, anche l’approvazione ecclesiale e giuridica con il decreto fondativo e di approvazione dello Statuto, per promuovere “la testimonianza della carità della comunità della Piana in forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica”.
Al suo nascere
Ne derivò una chiara coscienza critica nei confronti delle istituzioni che trovò nella Caritas Diocesana una voce forte e costante di richiamo alle responsabilità concrete di ognuno.
E proprio perché educare alla carità deve essere una forma concreta e non solo teorica, come ci ricorda l’Apostolo Giovanni quando dice che “Non si può amare a parole ma nelle opere”, nella nostra diocesi su iniziativa della Caritas Diocesana e delle Caritas Parrocchiali, in quegli anni, nascono diverse opere caritative come la casa per malati di AIDS, i centri di ascolto, le mense per dare un pasto caldo a tanti poveri, il servizio di distribuzione alimenti e vestiario, il servizio degli obiettori di coscienza e il servizio civile.
Servizi che non sono certo una risposta esaustiva ai problemi o alle carenze della nostra società, ma un segno visibile dell’impegno della comunità cristiana di fronte al disagio. Il segno di una presa di coscienza che “educare alla vita buona del Vangelo” passa anche attraverso l’attenzione al fratello nel bisogno con cui Cristo si è identificato: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete…”.
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