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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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De Masi: “Infondata la risposta dei rappresentanti crotonesi del centrodestra”

De Masi: “Infondata la risposta dei rappresentanti crotonesi del centrodestra”

| Il 06, Mag 2011

Il capogruppo dell’Idv al Consiglio regionale fa riferimento alle questioni da lui sollevate insieme a Sulla in merito alla sanità locale

De Masi: “Infondata la risposta dei rappresentanti crotonesi del centrodestra”

Il capogruppo dell’Idv al Consiglio regionale fa riferimento alle questioni da lui sollevate insieme a Sulla in merito alla sanità locale

 

“Immediata quanto infondata la risposta dei rappresentanti crotonesi del centrodestra alle questioni sollevate per la sanità locale da parte mia e del collega Sulla. Anche quella odierna non sfugge alla logica che ispira tutte le altre: la riproposizione del confronto tra l’attività dell’attuale governo e di quella del precedente e la propensione ad “opporsi all’opposizione”. Costume tipico di chi manifesta insufficiente attitudine al governo e, scolasticamente, atteggiamento peculiare della destra classica. Ora, anche qualche personalità di formazione democratica più antica , casualmente “rovinato” nell’altro schieramento,  ne appare integralmente ispirato. Governo è strumento di costruzione di futuro che automaticamente è inficiato da ogni sguardo all’indietro. Nella conferenza stampa  di qualche giorno fa, indotta dalla notizia degli ingenti finanziamenti destinati agli ospedali cosiddetti hub, abbiamo rappresentato l’ennesima ed inconfutabile circostanza che descrive, al momento, la realtà crotonese in materia sanitaria priva di qualunque attenzione. Tanto più grave in presenza di misure che, invece, preludono al rafforzamento sia strutturale che tecnologico dei presìdi già titolari di ben altre fortune funzionali  rispetto al nosocomio crotonese. L’unica attenzione da questo ricevuta dall’attuale governo regionale, in linea con quel piano di rientro dal debito, a quanto pare non molto apprezzato a Roma,  è quell’indiscriminata dequalificazione di molte delle sue strutture, alcune addirittura autentici centri di eccellenza nel panorama sanitario calabrese, e non solo. E la Vice presidente Stasi non ha mancato di riconoscerlo in occasione dell’unico incontro tenuto presso il comune di Crotone e che era parso inaugurare quel metodo della concertazione interistituzionale, per definizione accreditabile come quello più efficace in termini di orientamento politico, specialmente in settori tanto delicati come quello che riguarda il sistema di tutela della salute delle persone.Ed appare quanto meno paradossale il disincanto dello stesso organo di governo locale dell’ASP rispetto alle diverse e drammatiche criticità che riguardano strutture assistenziali ospedaliere prive di alternativa ed irrinunciabili per l’erogazione dei cosiddetti LEA. Mi riferisco, ad esempio, all’U.O. di Chirurgia generale. La carenza di Dirigenti medici ha già di fatto prodotto l’impossibilità di assicurare l’attività di base di un servizio così essenziale. Repliche alle varie sollecitazioni prodotte dai responsabili non se ne registrano.La verità è che il nostro ospedale, anche in assenza dell’attuazione delle suddette misure riduttive, versa in una condizione che non solo descrive talune rassicurazioni sul suo futuro come irresponsabili sussulti trionfalistici ma esige l’immediato recupero del surrichiamato confronto necessario per  percepirne, a livello di governo regionale, gli effettivi bisogni riuscendo a declinarne  priorità e strumenti per soddisfarle. In questa materia, vanno immediatamente banditi quegli stereotipi “politici” ispirati all’intransigenza delle appartenenze  per recuperare una coraggiosa capacità di perlustrazione della realtà: quella crotonese avrebbe necessità di questa sensibilità politica relativamente a tutte le sue espressioni organizzative e civili. In sanità sarebbe quasi delittuoso prescinderne. Le risposte cui alludevo all’inizio per contraddittorietà e vaghezza non possono rappresentare la descrizione di un destino dignitoso in materia. Allora, rimandiamo la discussione, anzi riprendiamola dopo il voto amministrativo che rischia di eccitare interessi elettorali, legittimi nella loro generalità ma incompatibili con la prima istanza umana che è quella della salute”. E’ quanto si legge in una nota stampa del capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale, Emilio De Masi.
redazione@approdonews.it