Porto Gioia, Giordano (Idv): “Ancora prese in giro”
redazione | Il 06, Mag 2011
Il consigliere regionale in merito alle dichiarazioni del ministro Matteoli
Porto Gioia, Giordano (Idv): “Ancora prese in giro”
Il consigliere regionale in merito alle dichiarazioni del ministro Matteoli
“Siamo di fronte all’ennesima presa in giro, figlia della campagna elettorale ed in linea con politiche coloniali e scelte antimeridionali.” E’ quanto dichiara il Consigliere regionale IDV, Giuseppe Giordano, in risposta alle dichiarazioni rilasciate oggi, a Catanzaro, dal Ministro Matteoli sulla questione che vede protagonista il Porto di Gioia Tauro. “Oggi il Ministro parla di situazione delicata e di vicinanza ai lavoratori – commenta Giordano – tuttavia è bene ricordare che proprio ieri con Il via libera, arrivato da parte di Palazzo Chigi, per la realizzazione della piattaforma portuale nell’area Trieste – Monfalcone si è decretato il certificato di morte del Porto di Gioia Tauro a firma proprio di Matteoli ed in più Letta e Fitto. Una situazione che sicuramente non sarà sfuggita al neo Sottosegretario alle Infrastrutture, Aurelio Misiti, al quale si chiedono risposte concrete e immediate. Dunque – continua Giordano – in piena intesa politica il Presidente della Regione Friuli venezia – Giulia , Renzo Tondo ed il Vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona ,hanno trovato un ampio accordo politico sul progetto. Il prestigioso istituto bancario in partnership con il colosso Maersk è pronto ad investire un miliardo di euro per realizzare un moderno terminal in grado di competere con i porti del Nord-Europa. La situazione del Porto di Gioia Tauro richiede una presa di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, ed oggi possiamo solo constatare che le preoccupazioni da tempo, da noi, evidenziate sono divenute realtà. Sull’area portuale di Gioia Tauro – continua Giordano – si continua a tergiversare, la concorrenza con gli altri scali di transhipment del Mediterraneo non può essere sostenuta in quanto il costo del “lavoro” in queste realtà è assolutamente inferiore. Pertanto diventa indispensabile attuare una progettualità che faccia passare Gioia Tauro da esclusivo porto di trashpiment a scalo intermodale. Cosi come anche proposto durante la seduta del Consiglio regionale del 31 gennaio 2011 in cui si impegnava il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti ad attuare tutte le misure necessarie alla riconversione. E’ necessario – conclude Giordano – definire chiaramente il ruolo che dovrà avere una struttura come quella di Gioia Tauro, non solo nella rete portuale italiana, ma nel sistema del commercio e dello scambio di merci di tutta Europa.”