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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Nencini: “A chi dobbiamo dar retta, a Veltroni o a Napolitano?”

Nencini: “A chi dobbiamo dar retta, a Veltroni o a Napolitano?”

| Il 07, Mag 2011

“Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti”

Nencini: “A chi dobbiamo dar retta, a Veltroni o a Napolitano?”

“Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti”

 

“Come si fa, prendendo in prestito le parole di Antonio Giolitti, a costruire in Italia una sinistra “credibile, affidabile e praticabile”? Io aggiungerei: a chi dar retta, a Veltroni o a Napolitano? Il primo ripropone dopo il test elettorale di Milano e Napoli la riapertura del confronto interno al Pd, ovvero la messa in discussione del segretario attuale, per ripercorrere la strada fallimentare dell’autosufficienza del Pd, negando l’alleanza elettorale con i riformisti, ma accettando il cappio estremista di Di Pietro. Il Presidente della Repubblica suggerisce invece un’analisi impietosa degli ultimi quindici anni, che non si limiti al solo Pd, ma a tutti i partiti dell’opposizione che si richiamano alla sinistra. Inneggiare però all’intervento di Napolitano senza mettere mano a ‘questa’ sinistra sarebbe un comportamento da sciocchi. La risposta la devono dare per primi i partiti della sinistra riformista, Pd e socialisti, con la mossa del cavallo, da fare subito dopo queste amministrative. Evitiamo di ricadere nelle polemiche autoreferenziali e passiamo direttamente a dare vita ad un movimento nuovo di zecca che si richiami al socialismo liberale; un “partito per l’Italia” legato al Pse e che si batta per allargare l’Internazionale socialista all’area democratica, dialogando con Obama, ma anche con i leader laici che possono emergere dalla stagione di rivolgimenti che sta interessando alcuni Paesi africani. Noi siamo pronti a una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti. Quella coalizione segnò una duplice vittoria, nelle europee del 2004 e nelle regionali del 2005 vinse perché era “credibile, affidabile e praticabile”; e furono le ultime vittorie. Ci serve un’Epinay italiana”. E’ quanto afferma il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini. 

redazione@approdonews.it