Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Premier: “Pm in guerra”. Bossi: “Non tutti uguali”

Premier: “Pm in guerra”. Bossi: “Non tutti uguali”

| Il 09, Mag 2011

Napolitano: “Da giudici esempio coraggio e fermezza. No a violenza e rottura della legalità”

Premier: “Pm in guerra”. Bossi: “Non tutti uguali”

Napolitano: “Da giudici esempio coraggio e fermezza. No a violenza e rottura della legalità”

 

(ANSA) OLBIA – “Non vedo che scandalo ci sia nell’aumentare di 10-15 sottosegretari i componenti del governo”. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando ad Olbia in un comizio a sostegno del candidato sindaco Pdl Settimo Nizzi.

PM USANO DIRITTO PER COLPIRMI – “E’ terrificante l’uso del diritto contro colui che la sinistra considera il suo nemico politico”. lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante un comizio ad Olbia, affermando che è in atto “una guerra civile”. “Terrificanti sono anche insulti e calunnie di cui veniamo fatti oggetto”, ha aggiunto.

CANCRO? PARLAVO SOLO PM MILANO – “Ieri a Milano parlavo dei pm milanesi, non dei giudici. Anzi, ho sottolineato che le accuse che mi vengono rivolte dai pm non hanno poi trovato rispondenza nelle decisioni dei giudici”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in un comizio ad Olbia, precisando le affermazioni fatte ieri a Milano sui magistrati “cancro da estirpare”.

NAPOLITANO: ‘NO A ROTTURA LEGALITA’ – ”Gia’ negli anni scorsi, al Quirinale, ho voluto mettere l’accento sul sacrificio di uomini di legge, per sottolineare come da magistrati, avvocati, docenti di diritto venne un contributo peculiare di fermezza, di coraggio e insieme di quotidiana serenita’ e umanita’ nello svolgimento di una funzione essenziale per poter resistere all’ondata terroristica e averne ragione : la funzione dell’amministrare la giustizia secondo legge e secondo Costituzione, sempre, contro ogni minaccia e ogni prevaricazione”. E’ quanto afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel suo contributo al volume a cura del Csm ”Nel loro segno”, che ricorda i 26 magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia, che sara’ presentato domani al Quirinale nella cerimonia di celebrazione della ”Giornata della memoria” dedicata alle vittime del terrorismo e delle stragi. ”No alla violenza e alla rottura della legalita’ in qualsiasi forma: e’ un imperativo da non trascurare in nessun momento, in funzione della lotta che oggi si combatte, anche con importanti successi, soprattutto contro la criminalita’ organizzata, ma piu’ in generale in funzione di uno sviluppo economico, politico e civile degno delle tradizioni democratiche e del ruolo dell’Italia”. E’ uno dei passaggi del contributo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al volume a cura del Csm ”Nel loro segno”, che ricorda i 26 magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia, che sara’ presentato domani al Quirinale. E’ ”necessario tenere sempre alta la guardia sia contro il riattizzarsi di focolai di fanatismo politico e ideologico sia contro l’aggressione mafiosa”. E’ quanto afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano nel suo contributo al volume a cura del Csm ”Nel loro segno”, che ricorda i 26 magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia, che sara’ presentato domani al Quirinale. (Ma sui giudici e’ ancora scontro dopo le dichiarazioni ieri del presidente del Consiglio Berlusconi che aveva parlato di ‘cancro da estirpare’.

FINI, IL PREMIER DELEGITTIMA LA MAGISTRATURA “Non posso pensare che il Presidente del Consiglio si scagli contro i magistrati delegittimando tutto il corpo della magistratura”. E’ quanto ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il quale ha ricordato che domani, 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, l’Italia commemora le vittime del terrorismo tra cui anche diversi magistrati. “Chi riveste cariche istituzionali, non si rende conto dell’errore che commette quando delegittima la magistratura, l’istituzione non può essere considerata un nemico”, ha detto Fini che ha pero’ poi sottolineato che “Tutte le opposizioni devono smetterla di pensare che Berlusconi possa esser battuto per via giudiziaria. Perde credibilità perché promette cose che non mantiene mai, non perché ha questo o quel processo in corso”.

redazione@approdonews.it