Paralizzato alle gambe, riprende a muovere gli arti
redazione | Il 21, Mag 2011
Grazie alla stimolazione elettrica del midollo spinale
Paralizzato alle gambe, riprende a muovere gli arti
Grazie alla stimolazione elettrica del midollo spinale
(ANSA) ROMA – Una stimolazione elettrica del midollo spinale potrebbe un giorno aiutare a curare la paralisi: un uomo paralizzato dal torace in giù da circa 4 anni è riuscito grazie a una terapia sperimentale basata sulla stimolazione del midollo spinale (una stimolazione elettrica a livello lombosacrale) a stare in piedi da solo per alcuni minuti e anche a camminare su un tapis roulant controllando volontariamente muscoli, anche, fianchi, ginocchia e caviglie. La notizia è resa nota sulla rivista Lancet dalla professoressa che segue il paziente, Susan Harkema del Kentucky Spinal Cord Research Center presso la University of Louisville insieme a colleghi della University of Los Angeles. Rob, il paziente rimasto paralizzato dopo un incidente nel 2006, è entusiasta dei risultati: “questa procedura ha cambiato completamente la mia vita, per uno che da 4 anni era incapace di muovere anche solo un dito, avere la libertà e la capacità di stare in piedi è una sensazione stupenda. Essere nuovamente capace di fare dei passi è incredibile. Il mio fisico e il tono muscolare – continua Rob – sono molto migliorati, a tal punto che molte persone non mi credono paralizzato.
Credo che la stimolazione epidurale mi permetterà di abbandonare la sedia a rotelle”. La stimolazione epidurale consiste nell’applicazione di corrente elettrica a varie frequenze e intensità, ed è applicata nel tratto lombosacrale della colonna. La corrente va a stimolare il midollo spinale che è in quel tratto di colonna; in questa parte del midollo risiedono i nervi più importanti per i movimenti degli arti inferiori. I medici non solo hanno applicato la stimolazione impiantando degli elettrodi a livello lombosacrale, ma hanno anche “rieducato” la rete neurale del midollo spinale del paziente con due anni di training motorio, per produrre i movimenti muscolari necessari ad alzarsi in piedi e a camminare. Per quanto si tratti di un solo paziente il lavoro lascia intravedere future possibilità terapeutiche per molte persone colpite dalla paralisi.
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