Referendum, l’appello dei sindaci
redazione | Il 07, Giu 2011
Speranza, Il primo obbiettivo di questo nostro appello è quindi quello di far esprimere, attraverso il loro voto, il maggior numero di cittadini possibile
Referendum, l’appello dei sindaci
Speranza, Il primo obbiettivo di questo nostro appello è quindi quello di far esprimere, attraverso il loro voto, il maggior numero di cittadini possibile
LAMEZIA TERME – Domenica 12 e Lunedì 13 giugno i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi su temi di grande rilevanza per la loro vita ed il loro futuro attraverso quattro referendum. Le norme da abrogare riguardano la reintroduzione del Nucleare (già bocciato per via referendaria negli anni ottanta) tra le opzioni energetiche del nostro Paese, l’obbligo della privatizzazione per le società che gestiscono gli acquedotti e la rete di distribuzione, la possibilità di fare profitti sull’acqua pubblica da parte dei privati, infine il legittimo impedimento per alcune alte cariche dello Stato che rompe il principio costituzionale della “legge uguale per tutti i cittadini”.
Attraverso il pronunciamento popolare e la partecipazione attiva dei cittadini sarà possibile risolvere problemi sui quali si è innescato, nel corso degli ultimi anni, un duro scontro politico e spinto il Paese verso scelte sbagliate e dannose per la vita quotidiana dei cittadini italiani, per il loro futuro, per la qualità stessa della nostra democrazia.
Chi teme l’esito dei referendum da mesi ha messo in atto una strategia, sino a questo momento fallita, tesa ad evitare il raggiungimento del quorum necessario (per essere validi in Italia, a differenza di altri Paesi, i referendum abrogativi è necessario che si rechino alle urne la metà più uno degli aventi diritto al voto!).
Il primo obbiettivo di questo nostro appello è quindi quello di far esprimere, attraverso il loro voto, il maggior numero di cittadini possibile. Tanto più in una regione come la nostra, la Calabria, dove storicamente la partecipazione elettorale è inferiore alla media nazionale. Sarebbe un segnale importante di riscatto e di volontà di contare che i cittadini calabresi non devono farsi sfuggire.
Inoltre la Calabria ha tanti buoni motivi in più per esprimersi con quattro Sì ai referendum del 12 e 13 giugno: ha grandi potenzialità nelle energie rinnovabili ancora largamente sprecate e un territorio ad alto rischio sismico oltre che esposto, in moltissime sue aree, al dissesto idrogeologico che lo rendono incompatibile con la scelta nucleare; ha già sperimentato sulle proprie spalle la privatizzazione dell’acqua ricevendone solo i danni (aumento spropositato delle tariffe di cui si è occupata anche la Corte dei Conti) mentre nulla è stato fatto per avere una seria gestione pubblica del sistema idrico integrato; infine in una regione ad alta penetrazione mafiosa e dove la legalità per molti è considerata un optional riaffermare il principio che la legge è uguale per tutti è una garanzia culturale, prima ancora che istituzionale, da difendere con grande forza.
Ecco perché come Sindaci calabresi, e certi di interpretare i sentimenti di tanti di loro che non siamo per ragioni di tempo riusciti a contattare, invitiamo i nostri concittadini e i calabresi tutti ad andare a votare, e a mobilitarsi perché in tanti lo facciano, esprimendo la loro scelta consapevole e sentendosi partecipi con il loro diretto contributo della stagione nuova che sta animando il nostro Paese.
Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme
Nicola Belcastro, Sindaco di Cotronei
Renato Bellofiore, Sindaco di Gioia Tauro
Luca Branda, Sindaco di S.Agata D’Esaro
Mimmo Ceravolo, Sindaco di Laureana di Borrello
Carolina Girasole, Sindaco di Isola Capo Rizzuto
Mimmo Lucano, Sindaco di Riace
Giovanni Manoccio, Sindaco di Acquaformosa
Salvatore Migale, Sindaco di Cutro
Elisabetta Tripodi, Sindaco di Rosarno
Peppino Vallone, Sindaco di Crotone