“Sul porto di Gioia Tauro il tempo sembra volgere al brutto, perciò non si può stare con le mani in mano”
redazione | Il 08, Giu 2011
Lo sostiene il consigliere regionale Pasquale Tripodi , secondo cui “La Calabria non può permettersi l’indebolimento strutturale di questa che sarebbe dovuta essere, per noi e per l’intero Sud, la porta spalancata sul mondo
“Sul porto di Gioia Tauro il tempo sembra volgere al brutto, perciò non si può stare con le mani in mano”
Lo sostiene il consigliere regionale Pasquale Tripodi , secondo cui “La Calabria non può permettersi l’indebolimento strutturale di questa che sarebbe dovuta essere, per noi e per l’intero Sud, la porta spalancata sul mondo
REGGIO CALABRIA – “Sul porto di Gioia Tauro il tempo sembra volgere al brutto, perciò non si può stare con le mani in mano. Attendere oltre, significherebbe perdere altro tempo prezioso, mentre c’è chi si adopera per valorizzare altri porti prendendo letteralmente in giro la Calabria”.
Lo sostiene il consigliere regionale Pasquale Tripodi , secondo cui “La Calabria non può permettersi l’indebolimento strutturale di questa che sarebbe dovuta essere, per noi e per l’intero Sud, la porta spalancata sul mondo. Disegni espressamente antimeridionali riguardati la portualità, calcoli della Mct e una miopia delle classi dirigenti, rendono oggi la realtà portuale di Gioia Tauro a rischio sopravvivenza. C’è, pertanto, da porre in essere, assieme al sindacato, una strategia che salvaguardando i livelli occupazionali ridia ossigeno al porto e lo inserisca nelle strategie nazionali e euromediterranee. Il Consiglio regionale se ne occuperà prossimamente, dopo averlo già fatto nel recente passato. Ma a mio avviso non basta. Se si vogliono ottenere risultati, la Giunta regionale deve esercitare sul Governo nazionale tutta l’influenza di cui è capace. Se è necessario andiamo tutti a Roma, Giunta regionale, Consiglio, calabresi. Perdere questa infrastruttura o vederne la mortificazione progettuale sarebbe da intendere come l’abbandono definitivo della Calabria ai suoi gravi e complessi problemi”.