Gallico, emergenza quartieri
redazione | Il 11, Giu 2011
Il comitato “Per Gallico” ha organizzato una raccolta firme per una petizione popolare
Gallico, emergenza quartieri
Il comitato “Per Gallico” ha organizzato una raccolta firme per una petizione popolare
Il Comitato Per Gallico in data 4 giugno si è riunito per discutere sulla situazione a dir poco scandalosa in cui versa tutto il quartiere e in particolare l’area della via marina. Da oltre un anno la popolazione è costretta a subire evidenti disagi provocati dall’apertura di un cantiere per la riqualificazione dello storico lungomare, che di fatto ha reso l’area inaccessibile per la seconda estate consecutiva, manifestandosi quale scempio insostenibile per tutta la comunità. Gli interventi realizzati sui marciapiedi del lungomare hanno portato ad un restringimento della carreggiata, da 8 metri a 6, soprattutto nella zona nord, provocando enormi problemi alla viabilità delle macchine e situazioni incresciose per i pedoni impossibilitati a transitare in sicurezza. Anche i lavori a mare, abbandonati dopo numerosi sbancamenti di terra prelevati dal torrente Gallico (e non solo), in attesa di bonifica da anni, hanno sconvolto il naturale equilibrio della costa che ad oggi si presenta agli occhi dei residenti come una discarica a cielo aperto, con zone paludose in cui convivono zanzare e spazzatura.
Il rischio di epidemie e infezioni è altissimo per gli abitanti. La fogna oggi non passa più attraverso i filtri del depuratore e dove non trova sbocchi diretti a mare si dipana nell’arenile, profondendo miasmi terribili e rendendo impossibile l’accesso al mare. Per una comunità sviluppatasi sulla costa e che da generazioni vive in rapporto con lo Stretto, il mare è un diritto negato che vogliamo restituito. Il lungomare di Gallico deve essere reso fruibile e vivibile dalla popolazione locale e non, perciò chiediamo che vengano verificati i lavori eseguiti e che questi riprendano al più presto per il completamento dell’opera. Questa vuole essere una denuncia formale per mettere nuovamente al corrente le istituzioni e gli organi competenti affinché non neghino di sapere; affinché assumano la consapevolezza che danni fisici a cose e persone, stando così le cose, non tarderanno ad arrivare. Chiediamo, dunque, che le responsabilità di questo degrado sociale, ambientale, turistico e sanitario – che affligge la via marina e una comunità intera – vengano accertate. Dal 18 giugno le attività del Comitato per Gallico procederanno alla Rotonda del lungomare, dove raccoglieranno le firme per una petizione popolare.
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