La Nazionale a Rosarno per sconfiggere la ‘ndrangheta
redazione | Il 20, Giu 2011
Magarò e Trematerra si uniscono all’iniziativa di don Ciotti
La Nazionale a Rosarno per sconfiggere la ‘ndrangheta
Magarò e Trematerra si uniscono all’iniziativa di don Ciotti
“Giochiamo anche noi per vincere contro la mafia. Assieme ai calciatori della Nazionale italiana ed a ‘Libera’ scenderà sul campo di Rosarno, sottratto alla mafia nel 2000 ma finora inutilizzato, anche la Calabria migliore”. L’hanno detto il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Salvatore Magarò e l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra. “Oramai è chiaro a tutti – hanno aggiunto – che la ‘ndrangheta riguarda tutti noi indistintamente, e che la partita o la giochiamo assieme o rischiamo di perderla tutti. Se la parte migliore del Paese e la parte migliore della Calabria stringono un patto, meglio se su un campo di calcio, la criminalità organizzata può essere sconfitta”. Il riferimento di Magarò e Trematerra è alla decisione – considerata “eccellente ed in grado di accendere i riflettori del Paese su un fenomeno che se lasciato nel cono d’ombra rischia di provocare danni incalcolabili” – assunta dall’associazione Libera di don Ciotti e dal ct della Nazionale Prandelli. “L’idea di mettere in campo contro la criminalità organizzata gli Azzurri è straordinaria. Si dà così un segnale fortissimo alla cultura della legalità diffusa in Calabria a non perdere la speranza ed a credere nella possibilità di fare rete”, hanno aggiunto Magarò e Trematerra. I due, infine, hanno fatto il punto su un’ipotesi di lavoro alla quale stanno lavorando congiuntamente: superare presto le difficoltà oggettive che impediscono, di fatto, alle cooperative sociali di partecipare ai bandi del Psr (Piano di sviluppo rurale).
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