“Un altro sguardo sul comunismo”
redazione | Il 22, Lug 2011
L’ultimo libro di Luigi Pandolfi
“Un altro sguardo sul comunismo”
L’ultimo libro di Luigi Pandolfi
“Un altro sguardo sul comunismo” è la nuova fatica di Luigi Pandolfi, edito da Prospettivaeditrice. Nel ventennale della fine dell’Unione Sovietica ( 1991-2011), questo libro affronta i principali nodi della teoria marxiana della storia e sul suo rapporto con i tentativi storici di costruzione di società orientate al comunismo, a partire, ovviamente da quello scaturito dalla Rivoluzione d’ottobre. Il saggio cerca di mettere in luce il rapporto tra teoria e prassi nel fenomeno politico del comunismo novecentesco, con questo punto d’arrivo: gli esiti delle rivoluzioni e dei tentativi di costruzione di società orientate al comunismo non furono il prodotto di un tradimento dell’idea originaria di comunismo, per come Marx ed Engels l’avevano concepita.
Piuttosto costituirono l’approdo necessario di una particolare visione del mondo e della storia, in cui il primato dell’economia e delle leggi oggettive del processo storico aveva negato ogni funzione autonoma e positiva dello stato, delle costituzioni, delle leggi a presidio dei diritti e delle libertà del cittadino. In questo senso la Rivoluzione d’ottobre fu “contro il capitale” ( per usare una nota espressione di Gramsci), solo nella misura in cui si tiene conto della sua natura politica e volontaristica, non certo per gli sviluppi che essa avrà negli anni avvenire. Un capitolo del libro è dedicato invece ad un’analisi del contraddittorio e originale caso del Partito comunista italiano. Quello del PCI è stato senza dubbio l’esempio più importante di una ricerca continua, per molti aspetti anche velleitaria, di una sintesi plausibile tra comunismo e democrazia. Il modo in cui questo partito ha cessato di esistere è stata nondimeno la risposta più eloquente alla domanda se quel tentativo poteva avere uno sbocco concreto ovvero era destinato irrimediabilmente alla sconfitta.
L’ultima parte del lavoro è dedicata all’eredità spendibile del pensiero di Marx. La conclusione cui si perviene è questa: quanto più marcato sarà il distacco dal nocciolo politico-programmatico della riflessione filosofia e della analisi economica del pensatore tedesco , tanto più preziose esse si disveleranno per la comprensione del mondo, della dinamica storica, dei meccanismi che regolano i rapporti sociali nelle società capitalistiche. In questo senso il pensiero di Marx potrà costituire, insieme ad altre teorie critiche della modernità, un utile supporto teorico-interpretativo dell’azione politica presente.
AUTORE:
Luigi Pandolfi (1972) è un giovane intellettuale calabrese che da più anni unisce all’impegnopolitico ed istituzionale la passione per gli studi storici e politologici. Laureato in Scienzepolitiche presso l’Università degli Studi di Perugia, ha pubblicato: Dalla lotta all’organizzazione; Il caso del PCI a Saracena (Il Coscile, 1997) e Destra; Correnti ideologiche e temi culturali nell’Italia repubblicana (Il Coscile, 2000); Lega Nord, un paradosso italiano in 5 punti e mezzo (Laruffa,2011).
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