Talarico risponde alle polemiche di questi giorni secondo cui in Calabria non esiste la meritocrazia

“Pregiudizi e stereotipi nei riguardi della nostra Regione”

Talarico risponde alle polemiche di questi giorni secondo cui in Calabria non esiste la meritocrazia

“L’idea che i primati positivi della Calabria, quando ci sono, e ci sono, debbano essere per forza falsi, come nel caso dell’alta percentuale dei maturati con 100 e lode, contestata da esponenti del mondo scolastico e delle istituzioni del nostro Nord, ci dimostra – scrive in una nota il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico – quanto ancora sia lunga la strada per battere il pregiudizio e, a volte, anche il disprezzo verso la nostra storia di calabresi, la nostra cultura, la nostra onestà, le nostre intelligenze. E’ difficile spiegare ai nostri connazionali prevenuti, che per i nostri ragazzi il supplemento d’impegno e l’intelligenza sono una necessità, mentre altrove possono invece rappresentare un lusso. Alle polemiche di questi giorni, senza senso e infeconde, alimentate da parte della stampa nazionale che ricorrendo ad abusati stereotipi, ingrandisce le ombre e appanna le luci della Calabria, si potrebbe rispondere con le due recenti notizie che ci hanno riempito il cuore di gioia e che riguardano lo studente Daniele Cervettini, del Liceo “Vinci” di Reggio Calabria, medaglia d’argento alle Olimpiadi Internazionali di Biologia svoltisi  a Taiwan e gli studenti dell’’Istituto Tecnico “Bruno Chimirri” di Catanzaro, che hanno vinto il primo premio del concorso nazionale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana sul tema “Eucaristia e Vita, la meraviglia del quotidiano”.

Sono due primati, due prestigiosi riconoscimenti, uno internazionale e l’altro nazionale, che ci inorgogliscono e confermano la preparazione dei nostri studenti e le enormi potenzialità della Calabria. Sono segnali, insieme a tanti altri, anch’essi positivi, che bisogna cogliere come speranza per un vero cambiamento. Segnali che noi – dice Talarico – impegnati in politica e nelle istituzioni, in questa legislatura, dobbiamo valorizzare. Sappiamo che non è più possibile aspettare, o essere divisi, oltre il necessario confronto dialettico e siamo consapevoli che occorre alzare lo sguardo sul nostro futuro e avere visioni ampie. Non tutto è tutto così scuro all’orizzonte e dobbiamo avere chiara la consapevolezza che in un futuro non più eludibile, unire le forze, tutte, sociali, politiche, culturali, per cambiare la Calabria, deve essere un obiettivo non solo giusto ma anche “conveniente” per tutti. Dobbiamo cominciare noi stessi – ha affermato Talarico – a lasciare i vizi antichi della nostra terra, assumendoci responsabilità ed evitando di scaricare nostre colpe sugli altri, senza tuttavia dimenticare che i ritardi nel nostro sviluppo sono frutto di disattenzioni che meritano di essere considerate e corrette”.

Il presidente del Consiglio Regionale, ha poi sostenuto che “non si superano le tempeste, se non si ha chiara la rotta, se tutti non remiamo nella stessa direzione. In gioco c’è il futuro della nostra Calabria e dei nostri figli. Vorrei usare una metafora, dicendo che la nave è salpata e si trova in navigazione, con un Governo regionale, guidato da Giuseppe Scopelliti, che sta lavorando con impegno, ma anche con inconsueta passione ed equilibrata visione regionale. Ci sono difficoltà, che non sono solo di oggi, ma la rotta è tracciata e abbiamo speranze fondate di raggiungere un approdo sicuro a fine legislatura, immaginando una Calabria rispettata e autorevole,  capace di sollecitare risposte positive e di dialogare alla pari con tutte le regioni e le realtà istituzionali del centro e della periferia. Vorrei sottolineare che questa legislatura si sta distinguendo, e spero che si distingua sempre di più, per l’ampia convergenza che c’è in Consiglio sulle decisioni importanti”.

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