Sbarcati in 1600 a Lampedusa in 24 ore
redazione | Il 14, Ago 2011
Due imbarcazioni recuperate dalla guardia costiera nella notte
Sbarcati in 1600 a Lampedusa in 24 ore
Due imbarcazioni recuperate dalla guardia costiera nella notte
(ANSA) LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Oltre 1600 persone in 24 ore: è il bilancio degli sbarchi a Lampedusa dalle 8 di ieri mattina alle 8 di oggi. Non sono dunque considerati i due barconi avvistati nelle ultime ore. A Lampedusa, e a Pantelleria, sono arrivati complessivamente 10 barconi, gli ultimi, sottolinea il Comando generale delle Capitanerie di Porto, questa mattina presto. Tra i 1600 migranti, circa 200 sono tunisini, un centinaio donne ed una quarantina i bambini tra cui tre neonati. Quella di ieri è stata una giornata che ha richiesto un impegno gravoso agli uomini delle Capitanerie di Porto, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia, che ormai da mesi sono a Lampedusa per soccorrere le migliaia di migranti che scappano dalla Libia in guerra. Non vi sono ancora notizie del barcone con circa 250 persone a bordo che sarebbe stato avvistato da un peschereccio a Nord Ovest di Pantelleria. Sono stati infine soccorsi i 377 migranti su un natante che si trovava a 55 miglia a Sud di Lampedusa in acque di intervento maltese. Alle operazioni ha partecipato anche una nave della marina militare. Ieri erano giunti a Lampedusa 320 africani mentre altri 12 erano stati soccorsi a sud di Pantelleria. Due barconi con centinaia di migranti a bordo sono stati avvistati a Sud di Lampedusa da aerei della Gdf e della guardia costiera. Verso il primo, a sette miglia dall’isola, stanno dirigendosi motovedette della capitaneria di porto di Lampedusa. Il secondo si trova a circa 50 miglia a sud dell’isola, in acque Sar maltesi, e anche per questo natante sta dispiegandosi il dispositivo di soccorso italiano.
RIPRESI I VIAGGI DAL NORD AFRICA – Sono ripresi i viaggi dal Nordafrica verso le coste europee della Sicilia per centinaia di migranti in sosta nei porti libici. Gli ultimi arrivi erano del 6 agosto scorso quando vennero soccorse in diverse operazioni 434 persone. Il mare calmo ha invogliato i traghettatori a partire e già sono arrivati a Lampedusa 320 africani, tra cui 35 donne e undici ragazzini che erano su un barcone intercettato dalla motovedetta della guardia di Finanza a mezzo miglio dalla costa della maggiore delle Pelagie. Un altro natante con circa duecento immigrati è stato agganciato dai motoscafi della guardia costiera e della Finanza a una cinquantina di miglia dall’isola. Gli scafi italiani rientreranno con il loro carico umano in serata. Continuano invece le ricerche nel canale di Sicilia di un barcone con circa 250 persone a bordo avvistato da un peschereccio a Nord Ovest di Pantelleria: una rotta che porterebbe l’imbarcazione sulle coste di Mazara del Vallo. Il natante non è stato ancora individuato ma durante le perlustrazioni marine la guardia costiera ha abbordato una barca con 12 migranti a bordo forse partiti dalla Tunisia. In serata un aereo della Guardia costiera ha avvistato un barcone con circa 300 migranti a bordo, a 55 miglia a sud di Lampedusa, in acque di ricerca e soccorso maltesi. L’imbarcazione è ferma e sono in corso contatti tra le autorità dei Paesi interessati per stabilire chi deve intervenire.
E la crisi africana ha spinto il premier Silvio Berlusconi a emanare un decreto pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale che estende non solo ai paesi nordafricani lo stato di emergenza umanitaria disposto lo scorso 7 aprile per “l’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. Il decreto – proposto dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli – richiama la nota con cui il “Commissario straordinario della Croce Rossa italiana ha rappresentato la gravissima situazione in cui versa il Corno d’Africa in cui è in atto la peggiore crisi umanitaria degli ultimi 60 anni”. Rileva inoltre che “oltre 12 milioni di persone tra Somalia, Etiopia, Kenya, Gibuti e Uganda sono state colpite dalla carestia” e questa situazione di emergenza “si sta allargando ad altri Paesi limitrofi”. Questo contesto critico, si legge nel provvedimento, “rischia di aggravare ulteriormente la situazione di emergenza in atto nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa”. E’ stato quindi ritenuto “necessario avviare ogni iniziativa utile ad assicurare le attività di soccorso”. Oggi a Lampedusa è giunto il capo dipartimento dei vigili del fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca, per una visita e annunciare il potenziamento dei servizi. Il sindaco Bernardino De Rubeis ha annunciato che il Consiglio comunale ha proposto al presidente della Repubblica di attribuire un’onorificenza ai vigili del fuoco che hanno contribuito ai soccorso di migranti e al recupero degli ultimi morti in mare.
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