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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Caccia, si riaccende la polemica

Caccia, si riaccende la polemica

| Il 15, Ago 2011

I rappresentanti delle associazioni venatorie calabresi, dopo aver fortemente dissentito sul testo di calendario venatorio appena emanato dalla regione, sono stati ricevuti, su espresso invito del Presidente Scopelliti e dell’Assessore Trematerra, dal Dirigente Generale del Dipartimento agricoltura Prof. Zimbalatti

Caccia, si riaccende la polemica

I rappresentanti delle associazioni venatorie calabresi, dopo aver fortemente dissentito sul testo di calendario venatorio appena emanato dalla regione, sono stati ricevuti, su espresso invito del Presidente Scopelliti e dell’Assessore Trematerra, dal Dirigente Generale del Dipartimento agricoltura Prof. Zimbalatti

 

 

 

CATANZARO – I rappresentanti delle associazioni venatorie calabresi, dopo aver fortemente dissentito sul testo di calendario venatorio appena emanato dalla regione, sono stati ricevuti, su espresso invito del Presidente Scopelliti e dell’Assessore Trematerra, dal Dirigente Generale del Dipartimento agricoltura Prof. Zimbalatti.
I dirigenti regionali delle Associazioni Venatorie, alla presenza del Garante per l’attività venatoria, hanno potuto esprimere tutto il loro disappunto per la diversa articolazione del documento rispetto al testo discusso in sede di Consulta faunistica regionale, fatto questo che ha provocato le loro immediate dimissioni  dall’Organismo stesso.
Dopo lunga ed approfondita discussione, è stata assicurata da parte del Prof. Zimbalatti una ampia disponibilità a riportare la problematica in sede di tavoli istituzionali al fine di poter valutare, con grande serenità, le motivate osservazioni mosse dalle Associazioni Venatorie circa l’applicazione sistematicamente restrittiva attuata dallo stesso organo regionale con riferimento al parere dell’ISPRA.
Questa la succinta sintesi della riunione. Di certo, al momento, i cacciatori giudicheranno di scarsa rilevanza l’incontro stesso che avrebbero voluto fosse risolutivo per la correzione delle immotivate restrizioni contenute nel calendario.
La complessità della intera vicenda, originata da un pastrocchio legislativo che la classe politica nazionale è stata capace di produrre sin dallo scorso anno e che ha innescato un diffuso perverso sistema di tipo ragionieristico nella esplicitazione dei tempi di caccia delle singole specie, con conseguente strumentalizzazione di dati presunti in chiave palesemente anticaccia, spinge le Associazioni Venatorie a muovere nei confronti della classe dirigente regionale e dell’Assessore all’Agricoltura in particolare, l’invito a voler affrontare l’intera problematica con estrema e chiara determinazione al pari di tante altre realtà regionali. 
Una raccomandazione agli amici e colleghi cacciatori e dell’indotto: per quanto se ne possa dire (e sono soltanto luoghi comuni), i vostri rappresentanti regionali, a qualsiasi associazione essi appartengano, stanno concretamente e giornalmente lavorando per giungere al comune obiettivo di svolgere serenamente l’attività venatoria, logicamente respingendo al mittente ulteriori mortificazioni.
In precedenza il Direttore generale del Dipartimento Agricoltura ha avuto modo di intrattenere un confronto con il Coordinamento regionale degli Ambiti Territoriali di Caccia che hanno puntato il dito sulla parte dispositiva  del calendario venatorio che risulta incongruente con il regolamento di attuazione e statuto degli ATC e degli Organismi di gestione degli stessi. La puntuale esposizione effettuata dal Presidente Angiò, che ha auspicato un pronto riallineamento delle norme in contrasto, ha trovato, anche in questo caso, disponibilità a possibili interventi da parte dei responsabili Regionali. 

I RESPONSABILI REGIONALI DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE

FEDERCACCIA, 
LIBERA CACCIA
ENALCACCIA
ARCI CACCIA
ANUU Migratoristi
ITALCACCIA

 

REDAZIONE@APPRODONEWS.IT