Manovra, Bersani: “Condono? Ci opporremo”. Cgil, no attacco all’art.18
redazione | Il 18, Ago 2011
Calderoli: scudo bis realta’ virtuale, non c’e’
Manovra, Bersani: “Condono? Ci opporremo”. Cgil, no attacco all’art.18
Calderoli: scudo bis realta’ virtuale, non c’e’
(ANSA) ROMA – Contro l’ipotesi di un nuovo condono fiscale il Pd e’ pronto a opporsi con ogni mezzo mentre e’ favorevole all’ ”una tantum” sui condonati per reperire risorse da trasferire ai Comuni e ai pagamenti dovuti dalla Pubblica amministrazione alle piccole imprese: lo scrive il segretario Pierluigi Bersani nella sua pagina su Facebook intervenendo cosi’ nella discussione che si e’ aperta sulla questione se sia illegale chiedere un contributo straordinario ai condonati mentre sarebbe legale chiederlo ai tassati. ”Attendo con ansia – scrive Bersani – che qualcuno si confronti con me pubblicamente su questa tesi. Portero’ un elenco sterminato di casi in cui si sono introdotte deroghe al patto fiscale e al patto di cittadinanza (naturalmente per le persone normali che non occultano i loro redditi ne’ le loro condizioni di vita e di lavoro). Aggiungero’ la dimostrazione di come i condonati siano facilmente raggiungibili e di come si possa preservare il loro anonimato. Naturalmente una siffatta misura mina la praticabilita’ futura di simili condoni. Appunto. Noi non abbiamo mai fatto condoni e non ne faremo. Sono regali che incentivano l’evasione. Con la nostra proposta non avremmo dunque, fra le centinaia di deroghe che il legislatore ha introdotto, finalmente una deroga che incentiva un principio di legalita’? Vogliono riflettere su questo i critici in buona fede?”. Quanto poi all’ipotesi di un nuovo condono, Bersani invita il governo a pensarci ”molto bene” perche’ il Pd e’ pronto a opporsi ”all’ennesimo scandalo con ogni mezzo a disposizione”. ”L’una tantum che proponiamo – spiega il segretario Pd – vogliamo dedicarla ad un piano immediato di piccole opere nei Comuni e ai pagamenti della Pubblica Amministrazione alla piccola impresa, cosi’ da dare finalmente un po’ di respiro alla congiuntura economica, di cui nessuno parla. Tutte le altre misure che proponiamo sono strutturali, per l’equita’ fiscale e la crescita. Vorremmo fossero prese sul serio nel loro insieme, come e’ giusto fare per un progetto responsabile e alternativo”.
CGIL, VIA NORME SU LAVORO,NO ATTACCO AD ART.18 – “Chiederemo ai gruppi Parlamentari di cancellare tutte le norme sul lavoro contenute nel decreto” per la manovra economica. E’ la posizione della Cgil che emerge dal quarto piano di Corso Italia, dove la leader Susanna Camusso é al lavoro su controproposte e reazioni del sindacato, a partire dallo sciopero generale. Tutto il pacchetto sul lavoro va cancellato, sostiene la Cgil, anche perché è chiaro che “il ministro Sacconi ha in mente di cancellare l’articolo 18”. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha cancellato le ferie di metà agosto e da martedì è impegnata con un gruppo di lavoro nella sede di Corso Italia a Roma. Sulla riforma del Lavoro introdotta nella manovra dal ministro Maurizio Sacconi la posizione è netta: “Quanto all’ipotesi di uno Statuto dei lavoratori derogabile alla luce della parte della manovra che riguarda il lavoro, la Cgil di certo non aveva bisogno dell’ufficio studi del Senato per sapere che Sacconi ha in mente di cancellare l’articolo 18. Lo abbiamo denunciato immediatamente”. Il riferimento è alla bozza dell’ufficio studi del Senato che commentando l’articolo delle norme del Lavoro che potenzia l’efficacia dei contratti aziendali, anche in deroga a leggi e contratto nazionale, rileva l’implicito effetto di derogare anche allo Statuto dei Lavoratori. Effetto che non esclude (se non per i casi di discriminazione e maternità) la possibilità di derogare alle tutele sul licenziamento fissate dall’articolo 18. “Si è usata – commenta la Cgil – la misteriosa lettera della Bce per replicare lo schema di divisione del fronte sindacale. Per questo chiederemo ai gruppi parlamentari un intervento deciso per cancellare tutte le norme sul lavoro contenute nel decreto. Così come chiederemo che la si smetta di perpetrare immotivati attacchi al mondo del lavoro”.”Inorriditi dalle ipotesi che circolano su di un nuovo scudo o condono che sia”. E’ questo il giudizio che filtra dal quarto piano della sede della Cgil dove, a quanto si apprende, il segretario generale Susanna Camusso “dopo una analisi dettagliata del decreto anticrisi” è impegnata con un gruppo di lavoro su “proposte di emendamenti alla manovra”, mentre “si pianificano le prossime iniziative” del sindacato di Corso Italia. “Non riusciamo neanche a prenderli sul serio per le iniquità e le barbarie contenute nella manovra e nelle modifiche di cui si discute. La confusione che aleggia, insieme al carattere cinico del provvedimento, – è il commento della Cgil – rafforzano le nostre proposte come l’imposta sui grandi immobili e sulle grandi ricchezze insieme ad una lotta strutturale all’evasione fiscale e al sommerso”.”Non gronderebbe ancora più il sangue dal cuore di qualcuno imporre nuove tasse ai lavoratori rispetto alle tante, troppe che già pagano? Non basta forse?”. La Cgil accenna alle parole del premier Silvio Berlusconi commentando così l’ipotesi del Tfr in busta paga, secondo quanto filtra da Corso Italia dove la leader Susanna Camusso è al lavoro su controproposte e reazioni del sindacato alla manovra economica. “Sul Tfr in busta paga – dice ancora la Cgil – il sindacato rilancia al ministro Tremonti la richiesta di sapere che fine ha fatto quella parte del trattamento di fine rapporto depositato all’Inps”.”Le azioni che la Cgil metterà in campo in questi giorni” contro la manovra economica ed il pacchetto di norme sul lavoro “dopo la riunione dei segretari generali di categorie e territori di martedì 23 agosto, cominciano con un presidio il 24 agosto davanti al Senato dove, con tutta probabilità, il segretario generale terrà una conferenza stampa per ribadire i giudizi, presentare le proposte di modifica e annunciare le prossime tappe della mobilitazione della Cgil”. Trapela da Corso Italia, dove il segretario generale Susanna Camusso è al lavoro su controproposte e reazioni del sindacato. La riunione di martedì 23 agosto servirà a fissare la data dello sciopero generale preannunciato dalla leader della Cgil.
CALDEROLI,SCUDO BIS REALTA’ VIRTUALE,NON C’E’ – ”Una realta’ virtuale, che nella manovra non c’e”’. Cosi’, dai microfoni di Sky Tg24, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli sull’ipotesi di una scudo bis per i capitali all’estero. ”Francamente, dello scudo bis non ho sentito parlare, pero’ ormai sono i giornali che scrivono le manovre”, ha risposto il ministro della Semplicazione, Roberto Calderoli, ai giornalisti che lo hanno interpellato a Calalzo di Cadore. Calderoli ha ripetuto di aver appreso dell’ipotesi di uno scudo fiscale bis dai giornali e rivolgendosi ai cronisti ha aggiunto: ”Voi lo scrivete due volte e a quel punto diventa la realta’, una realta’ virtuale che nella manovra non c’e”’.
SPUNTA L’IPOTESI DI UN NUOVO SCUDO FISCALE – Un nuovo scudo fiscale per far tornare i capitali all’estero, con una aliquota superiore al 5% della precedente operazione. Un’ipotesi che, secondo fonti della maggioranza, si starebbe valutando: l’idea sarebbe di sfruttare la ‘tobin tax’ europea che potrebbe rendere piu’ difficile l’anonimato degli evasori. Il decreto sulla manovra e’ arrivato ieri in Senato in un’aula semideserto. Il confronto sulle misure iniziera’ il 23 agosto.
BOSSI: TREMONTI NON E’ STATO ABBANDONATO IN MEZZO AI LUPI – ‘Tremonti si sente sicuro quando ci siamo noi, non si sente abbandonato in mezzo ai lupi’, ha detto Bossi, parlando con i giornalisti, dopo una cena con il ministro dell’economia. A conferma dell’unita’ d’intenti loro, ha aggiunto:’spero che riesca a riposarsi perche’ bisogna tornare in parlamento e riprendere in mano la manovra’. Giunto in serata a Calalzo, per il compleanno del ministro Tremonti, Bossi e’ stato accolto dal suo popolo con striscioni che chiedono la riforma della legge elettorale: ‘i candidati li scegliamo noi’.
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