Yacht uccide donna sul Maggiore. Pilota: “Non ho visto nulla”
redazione | Il 20, Ago 2011
Condicente negativo sia all’alcoltest sia al drugtest
Yacht uccide donna sul Maggiore. Pilota: “Non ho visto nulla”
Condicente negativo sia all’alcoltest sia al drugtest
BELGIRATE (VERBANIA) – “Non mi sono accorto di nulla. Non ho visto nulla. Ho solo sentito le urla e mi sono fermato. Ho subito chiamato i soccorsi e ho cercato di dare una mano”: è il racconto dell’imprenditore olandese di 56 anni alla guida dello yacht di 16 metri che ieri pomeriggio ha travolto una barca di vetroresina di cinque metri sul Lago Maggiore a Belgirate (Verbania). L’uomo è risultato negativo sia all’alcoltest, sia al drugtest. Nell’urto fra lo yacht e la barca è morta una donna di 43 anni, Marina Speridonova, cittadina italiana nata in Ucraina, residente a Sesto Calende (Varese), e tre suoi amici sono rimasti feriti. Uno di loro – Moreno Morosini, di 38 anni, di Somma Lombarda (Varese) – è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico la scorsa notte, nell’ospedale di Borgomanero (Novara), per una serie di fratture ed è ora ricoverato in rianimazione. Gli altri due – si è saputo dalla Guardia costiera di Verbania – lasceranno l’ospedale entro oggi. La barca sulla quale si trovavano, affondata nel giro di pochi minuti in un punto dove l’acqua è profonda 70 metri, sarà recuperata domani dai Vigili del fuoco, su disposizione del pm della Procura di Verbania, Gianluca Periani, che coordina le indagini. Lo stesso pm ha già disposto l’autopsia sul cadavere della donna (dovrebbe essere eseguita lunedì) e il sequestro dello yacht (un ‘Brandaris’ Lancia Q52); nelle prossime ore dovrebbe procedere all’iscrizione, quale atto dovuto, nel registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, del pilota della lussuosa imbarcazione. Si tratta di un imprenditore olandese di Rotterdam che, dopo aver dismesso aziende e attività, è in pensione. E’ in possesso di patente nautica da molti anni e da circa un mese si trova sul Lago Maggiore, in vacanza in un albergo di Ghiffa. Dopo l’incidente – si è saputo da fonti investigative – ha dato la massima collaborazione ai Carabinieri e si è messo a disposizione della Procura di Verbania. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri e della Guardia costiera, stava navigando verso Sud, dal golfo Borromeo verso Arona. Tutti i documenti dello Yacht e delle persone che si trovavano a bordo (quattro olandesi, parenti o amici dell’imprenditore) sono regolari.