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‘Ndrangheta: testimone suicida; Cordopatri, fine atroce

‘Ndrangheta: testimone suicida; Cordopatri, fine atroce

| Il 23, Ago 2011

Maria Giuseppina Cordopatri, “dal forzato esilio in cui è costretta a vivere in assenza di protezione, ribadisce la necessità di un’inchiesta parlamentare sulla gestione dei testimoni di giustizia e la necessità delle dimissioni dei vertici istituzionali preposti alla gestione dei programmispeciali di protezione”

 

della testimone di giustizia Maria Francesca Cacciola, a neppure
due anni dal sacrificio di Lea Garofalo, è un atto di accusa
verso i vertici del sistema protezione, che ancora una volta
hanno contribuito con il loro disinteresse nei confronti della
protetta a disegnare lo scenario di questa terribile fine”. Lo
afferma, in una nota, la testimone di giustizia, Maria
Giuseppina Cordopatri.
“La morte della testimone – prosegue – dopo la privazione
della protezione all’altra componente della famiglia Bellocco
Giuseppina, ha chiuso per sempre la possibilità di addivenire a
una verità sugli intrecci ‘ndrangheta-colletti bianchi nella
Piana di Gioia Tauro”.
Maria Giuseppina Cordopatri, “dal forzato esilio in cui è
costretta a vivere in assenza di protezione, ribadisce la
necessità di un’inchiesta parlamentare sulla gestione dei
testimoni di giustizia e la necessità delle dimissioni dei
vertici istituzionali preposti alla gestione dei programmi
speciali di protezione”. (ANSA).

‘Ndrangheta: testimone suicida; Cordopatri, fine atroce

Maria Giuseppina Cordopatri, “dal forzato esilio in cui è costretta a vivere in assenza di protezione, ribadisce la necessità di un’inchiesta parlamentare sulla gestione dei testimoni di giustizia e la necessità delle dimissioni dei vertici istituzionali preposti alla gestione dei programmispeciali di protezione”

 

ROSARNO – ”L’atroce finedella testimone di giustizia Maria Francesca Cacciola, a neppuredue anni dal sacrificio di Lea Garofalo, è un atto di accusaverso i vertici del sistema protezione, che ancora una voltahanno contribuito con il loro disinteresse nei confronti della protetta a disegnare lo scenario di questa terribile fine”. Loafferma, in una nota, la testimone di giustizia, Maria Giuseppina Cordopatri.   “La morte della testimone – prosegue – dopo la privazione della protezione all’altra componente della famiglia Bellocco Giuseppina, ha chiuso per sempre la possibilità di addivenire a una verità sugli intrecci ‘ndrangheta-colletti bianchi nella Piana di Gioia Tauro”.   Maria Giuseppina Cordopatri, “dal forzato esilio in cui è costretta a vivere in assenza di protezione, ribadisce la necessità di un’inchiesta parlamentare sulla gestione dei testimoni di giustizia e la necessità delle dimissioni dei vertici istituzionali preposti alla gestione dei programmispeciali di protezione”.