Libia: preso bunker ma Gheddafi non molla
redazione | Il 24, Ago 2011
Il raìs: ‘Vittoria o morte’. Negli ultimi 3 giorni nella Capitale piu’ di 400 morti e 2.000 feriti
Libia: preso bunker ma Gheddafi non molla
Il raìs: ‘Vittoria o morte’. Negli ultimi 3 giorni nella Capitale piu’ di 400 morti e 2.000 feriti
(ANSA) TRIPOLI – Diverse forti esplosioni, almeno dieci, hanno letteralmente scosso la capitale libica Tripoli pochi minuti fa, nella zona orientale della città, mentre nel cielo volteggiano i jet Nato. Lo ha constatato l’inviato dell’ANSA sul posto. Le esplosioni, in rapida successione, hanno fatti tremare i muri degli edifici a chilometri di distanza. L’area colpita è presumibilmente nella zona di Abu Slimi, che sarebbe il prossimo obiettivo dell’avanzata degli insorti. Lungo la strada che porta dal compound di Gheddafi (devastato ieri) al famigerato carcere speciale del regime, passando per l’hotel Rixos dove si trovano gli inviati stranieri, si leva alta una colonna di fumo. Almeno un aereo Nato continua a sorvolare la Capitale.
SPARI UDITI DA HOTEL DEI GIORNALISTI A TRIPOLI – Colpi di armi pesanti sono stati uditi a Tripoli provenienti dalla zona dell’Hotel Rixos, l’albergo dei giornalisti -non lontano dal compound di Bab al Aziziya- dove da due giorni sono bloccati diversi reporter stranieri. Lo riferiscono giornalisti della Reuters sul posto.
GHEDDAFI NON MOLLA, ‘VITTORIA O MORTE’ – Gheddafi non molla e nella notte torna a farsi vivo via radio: “Vittoria o morte”, tuona il leader libico, mentre dal regime sostengono che il governo resisterà mesi o addirittura anni. Decine di missili grad sono stati sparati su Tripoli, mentre i lealisti ha lanciato missili scud su Misurata. Oltre 400 i morti nella capitale libica negli ultimi tre giorni, secondo il Cnt.
NATO: NO TRUPPE SU TERRENO. MA GB NON ESCLUDE PACEKEEPER – L’Occidente lavora già al post-Gheddafi: la Nato esclude lo schieramento di truppe di terra, mentre la Gran Bretagna non chiude all’ipotesi di un contingente di peacekeeping, come La Russa non esclude l’invio di caschi blu, ma non europei. Domani Berlusconi incontra il primo ministro del Cnt Mahmud Jibril; venerdì riunione del Cairo group a New York.
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