Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Aidaa al Parlamento europeo: basta macellare e nuovi diritti ai cavalli

Aidaa al Parlamento europeo: basta macellare e nuovi diritti ai cavalli

| Il 12, Set 2011

Ecco la petizione presentata ieri

Aidaa al Parlamento europeo: basta macellare e nuovi diritti ai cavalli

Ecco la petizione presentata ieri

 

ROMA – Comincia a dare i primi frutti il convegno “Rieducare i Cavalli come percorso rieducativo di noi stessi” che si è svolto sabato a Città di Castello all’interno della 45° edizione della Mostra nazionale del Cavallo organizzato dalla scuderia Unicorno in collaborazione con la Provincia di Perugia e l’AIDAA. Ieri mattina infatti il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce e la responsabile dipartimento cavalli della stessa associazione Catia Brozzi hanno depositato presso la commissione del Parlamento Europeo una articolata proposta con la quale si chiede al Parlamento Europeo il passaggio del cavallo da oggetto a soggetto ed il riconoscimento di alcuni fondamentali diritti. La petizione firmata da Croce e Brozzi chiede infatti che la commissione impegni il Parlamento Europeo in una tutela dei diritti del cavallo che si basa su quattro punti fondamentali : “1) moratoria delle macellazioni equine in particolare di quelle dei cavalli di proprietà e la conseguente immediata abolizione della norma su riportata
O in subordine il divieto di vendita con scopo di destinazione alla macellazione dei cavalli di proprietà ed iscrivibili all’anagrafe equina. Riconoscimento immediato del cavallo come essere senziente e quindi come soggetto portatore di diritti almeno al pari di quelli previsti in sede comunitaria per i cani e i gatti e sanciti dalla carta dei diritti degli animali da compagnia.  L’obbligo di isituzione di un anagrafe equina europea da realizzare attraverso la trasmissione dei dati delle singole anagrafi equine nazionali ed obbligo di microchippatura del cavallo e registrazione della stessa alle anagrafe equine nazionali ed europea. L’introduzione dell’obbligo del criterio di diretta responsabilità del proprietario del cavallo in merito alla tenuta ed al benessere dello stesso animale in ogni fase della propria vita e l’introduzione di pesanti sanzioni di natura economica per chi abbandona, o favorisce l’abbandono di cavalli al termine del loro ciclo di attività.
Riconoscimento giuridico europeo e creazione di un fondo europeo per tutte le associazioni ed i gruppi che si occupano di salvare, rieducare e mantenere in vita i cavalli abbandonati o sottoposti a sequestro o comunque destinati a usi non consoni con la loro natura equina.”. Il documento (riportato di seguito interamente) sarà ora valutato dalla commissione petizioni del parlamento Europeo e se considerato ammissibile inizierà il proprio iter. “Dopo il convegno di sabato – ci dicono Lorenzo Croce e Catia Brozzi presentatori del documento sui diritti dei cavalli- ci è parso urgente presentare questa proposta al parlamento europeo. Quello che noi chiediamo in poche parole sono il riconoscimento dei diritti del cavallo come essere senziente con pari diritti rispetto a quelli gia previsti per cani e gatti  con l’introduzione di un anagrafe equina europea unica e l’introduzione del dovere di responsabilità da parte del padrone del cavallo con l’obbligo di curare l’animale in tutte le fasi della sua vita ed il divieto assoluto della possibilità di mandare al macello il cavallo alla fine del suo ciclo produttivo o della sua carriera agonistica o riproduttiva. Sappiamo – concludono Croce e Brozzi – che la battaglia sarà lunga e difficile, ma noi siamo pronti ad andare fino in fondo per dare al cavallo il diritto di vivere senza l’incubo di finire la propria esistenza in un macello”.

 

PETIZIONE:

I sottoscritti Lorenzo Croce presidente nazionale dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE e Catia Brozzi responsabile nazionale del dipartimento cavalli-equidi della medesima associazione.
Sottopongono nelle forme previste dal regolamento a codesta Commissione Petizioni del Parlamento Europeo la seguente petizione relativa alle politiche di tutela e riconoscimento di essere senziente per il cavallo e per gli altri equidi e per la richiesta di moratoria della macellazione equina.
Premesso che ad oggi esistono delle normative che permettono la macellazione equina in particolare dei cavalli a fine carriera ed in particolare attraverso le normative nazionali e comunitarie che recitano testualmente quanto segue :
La DESTINAZIONE FINALE si deve indicare quanto prima e la scelta va riportatata e vidimata sul passaporto (anche per gli equini registrati prima dell’avvio dell’anagrafe); con questo si deve scegliere se l’animale potrà:
1. in un prossimo o lontano futuro essere Destinato al macello per la Produzione di Alimenti per consumo umano (D.P.A.) : con questa scelta il proprietario o il detentore diventa responsabile nella filiera alimentare e l’azienda che ospita l’equide deve avere il registro dei farmaci. N.B. L’equide potrà essere destinato alla macellazione non prima che siano trascorsi 6 mesi dalla data della vidimazione del passaporto.
2. non essere destinato al macello per la produzione di alimenti per consumo umano (non D.P.A.). Questa opzione è irreversibile anche per i proprietari successivi; quando sarà giunta la sua ora l’animale dovrà essere obbligatoriamente avviato alla distruzione. I proprietari successivi devono essere informati della scelta.
N.B. L’opzione n° 1 è reversibile, ossia può essere cambiata volontariamente in qualsiasi momento o imposta dalle autorità sanitarie se decadono i requisiti affinché l’animale possa essere considerato D.P.A. Ad esempio se un cavallo viene rubato o comunque scompare dall’anagrafe senza che sia possibile ricostruire tutto il percorso, verrà escluso dalla macellazione in modo definitivo.
Che tali norme contrastano di fatto con il diritto del cavallo e degli altri equidi di essere considerati, come oramai lo sono nel comune sentito dire degli esseri senzienti al quale mai dovrebbe essere riservato un trattamento crudele cosi come previsto dalla normativa su citata.
AIDAA nelle persone del suo presidente nazionale Lorenzo Croce e della responsabile del dipartimento cavalli Catia Brozzi chiede a codesta commissione di esprimersi in senso contrario rispetto alle normative vigenti ed in particolare di voler indicare al Parlamento Europeo la necessità della realizzazione di una norma che preveda.
– La moratoria delle macellazioni equine in particolare di quelle dei cavalli di proprietà e la conseguente immediata abolizione della norma su riportata
O in subordine il divieto di vendita con scopo di destinazione alla macellazione dei cavalli di proprietà ed iscrivibili all’anagrafe equina.
– Il riconoscimento immediato del cavallo come essere senziente e quindi come soggetto portatore di diritti almeno al pari di quelli previsti in sede comunitaria per i cani e i gatti e sanciti dalla carta dei diritti degli animali da compagnia.
– L’obbligo di isituzione di un anagrafe equina europea da realizzare attraverso la trasmissione dei dati delle singole anagrafi equine nazionali ed obbligo di microchippatura del cavallo e registrazione della stessa alle anagrafe equine nazionali ed europea.
– L’introduzione dell’obbligo del criterio di diretta responsabilità del proprietario del cavallo in merito alla tenuta ed al benessere dello stesso animale in ogni fase della propria vita e l’introduzione di pesanti sanzioni di natura economica per chi abbandona, o favorisce l’abbandono di cavalli al termine del loro ciclo di attività.
– Riconoscimento giuridico europeo e creazione di un fondo europeo per tutte le associazioni ed i gruppi che si occupano di salvare, rieducare e mantenere in vita i cavalli abbandonati o sottoposti a sequestro o comunque destinati a usi non consoni con la loro natura equina.

redazione@approdonews.it