Vertenza Eta, cauta soddisfazione della Stasi nella riunione di Crotone
redazione | Il 20, Set 2011
La vicepresidente della Regione: “Importante salvaguardare l’attività ma vogliamo risposte più concrete dall’azienda”
Vertenza Eta, cauta soddisfazione della Stasi nella riunione di Crotone
La vicepresidente della Regione: “Importante salvaguardare l’attività ma vogliamo risposte più concrete dall’azienda”
La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha preso parte ad una riunione operativa, presso la Prefettura di Crotone, in merito alla vertenza Eta. Lo informa una nota della Giunta precisando che, a conclusione dell’incontro, ritenuto positivo, se pur con qualche cautela, la Vicepresidente ha dichiarato che “la volontà espressa dal Gruppo Marcegaglia di riconfermare l’investimento di Cutro, se pur con elementi di criticità è una notizia che ci permette di guardare con più serenità al futuro dell’azienda. Positivo il tentativo di salvaguardare un’attività ed un investimento che comunque non è il core business del gruppo. Vogliamo però risposte più concrete – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – su come l’azienda intenda pervenire all’ipotesi di riavvio della produzione, sull’inizio dei lavori di ristrutturazione, e dunque sui tempi di ripresa dell’attività. E’ per questo che è importante rincontrarsi a breve”. Entrando nel merito delle problematiche sollevate dall’azienda che si incentrano principalmente sulle forniture di biomasse e sulle restrittive prescrizioni evidenziate dalla vigente normativa nazionale, la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, ha poi aggiunto: “il Presidente Scopelliti mi ha delegata a seguire la problematica, chiedendomi la massima attenzione affinché possano essere individuate le soluzioni tecniche più opportune. La Regione Calabria – ha concluso la Vicepresidente Stasi – dunque, si è resa disponibile ad accompagnare l’azienda in un percorso che consenta di individuare soluzioni alle problematiche sollevate, convinti che ci sono battaglie che sono difficili da vincere, ma non impossibili e dunque meritano di essere combattute”.
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