Barroso: “Grecia è e resterà in zona euro”
redazione | Il 28, Set 2011
Trichet: “Dopo il rigore, l’Italia pensi alla crescita”
Barroso: “Grecia è e resterà in zona euro”
Trichet: “Dopo il rigore, l’Italia pensi alla crescita”
(ANSA) A circa due ore dall’avvio Piazza Affari torna sui livelli di calo dei primi minuti di scambi in linea con le altre Borse europee (Parigi e Francoforte -1,2%): l’indice Ftse Mib segna una perdita dell’1,08%, l’Ftse All Share un ribasso dell’1,02%. Tra i titoli principali sempre deboli Tenaris (-3,87%) e Ansaldo Sts (-2,47%), ma scendono oltre i due punti percentuali anche Intesa SanPaolo e Mediaset, che cedono rispettivamente il 2,16% e il 2,03%. Tra le banche ancora in calo Bpm (-1,87%) e Unicredit (-1,36%) mentre tra gli assicurativi Generali perde l’1,67%. Eni scende dello 0,61% e non reagisce alla notizia dell’acquisizione da Gdf Suez di una partecipazione in giacimenti nel Mare del Nord. Piatta Fiat (-0,34%), in rialzo di qualche frazione Atlantia (+0,75%), Enel green power (+0,70%) e Lottomatica (+0,68%).
SPREAD ITALIA SOTTO 370, SPAGNA A 310 – Il premio di rendimento dei Btp italiani decennali rispetto ai bund tedeschi viaggia stabile sotto i 370 punti base, in linea con i valori di ieri. In calo la Spagna, a quota 310, mentre viaggiano a 2.138 centesimi la Grecia, a 994,2 il Portogallo, a 632 l’Irlanda.
BARROSO, GRECIA E’ E RESTERA’ IN ZONA EURO – “La Grecia è e resterà un membro della zona euro”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea nel ‘Discorso sullo Stato dell’Unione’ davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
La Commissione Ue ha adottato ufficialmente oggi la proposta per introdurre un sistema comune di tassazione sulle transazioni finanziarie. Lo ha annunciato il presidente dell’esecutivo Ue specificando che il sistema, se adottato dal 2014, potrà dare un gettito annuo di 55 miliardi.
Gli eurobond saranno “vantaggiosi” per tutta la zona euro. Barroso si è schierato a favore delle obbligazioni europee: “Una volta che l’eurozona si sarà dotata degli strumenti per garantire integrazione e disciplina, l’emissione di debito comune sarà un passaggio naturale e vantaggioso per tutti”.
L’Unione europea deve modificare i Trattati per andare oltre la regola dell’unanimità. “Il passo non può essere dettato dal più lento”, ha afermato.
“Serve una tassa unica Ue sul risparmio”. Ha detto Barroso annunciando che chiederà al Consiglio un mandato per negoziare un nuovo sistema di fiscalità sul risparmio che rafforzi il mercato unico.
“I governi non possono fare da soli”, ha detto Barroso, affermando che “non si può avere un approccio intergovernativo se vogliamo avere un mercato unico”, e specificando che “sono i mercati a dire che dobbiamo avere più integrazione”. In questa ottica ha annunciato “proposte nelle prossime settimane per un quadro unico di integrazione economica nella zona euro”.
MERKEL: GRECIA SULLA BUONA STRADA – Angela Merkel benedice gli sforzi della Grecia per uscire dalla crisi. La Cancelliera tedesca, che riceve a Berlino il premier Papandreou, afferma che Atene e’ sulla ‘buona strada’ con il piano di privatizzazioni e le riforme. Parlando agli industriali tedeschi, ribadisce che gli aiuti alla Grecia sono dati ‘in amicizia e senza alcun ostruzionismo’ ma che Berlino ritiene sbagliata ‘l’idea che la crescita debba avvenire con altri debiti’ e che in Europa serve piu’ solidarieta’. Il suo ministro delle finanze Schaeuble aggiunge che consolidare i bilanci e fare riforme anche in Italia, Portogallo e Spagna e’ precondizione per qualsiasi soluzione europea.
JUNCKER,NO LEZIONI CHE ARRIVANO DA OLTRE OCEANO – ”No a lezioni che vengono da oltreoceano”. Cosi’ il presidente Eurogruppo Jean-Claude Juncker al Parlamento europeo. Rispondendo ad un parlamentare sull’ipotesi di uscita di 1 o 2 paesi dall’eurozona, Juncker si e’ detto ”veemente contrario”.”Non risolvera’ il problema. Accrescera’ quelli dei paesi Ue-27 e di quelli vicini’. ”Non usciamo dalla crisi se non rinforziamo le politiche per la crescita”. Jean Claude Juncker ”non e’ contrario” all’idea di creare un ‘ministro dell’economia’ dell’Eurozona ma, ha detto rispondendo agli europarlamentari davanti alla plenaria di Strasburgo, ”comincia a non piacermi l’idea di creare ogni giorno una nuova istituzione”. Secondo il presidente dell’Eurogruppo ”sono i ministri nazionali dell’economia” a dover presentare e far approvare le decisioni europee davanti ai parlamenti nazionali.
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