Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 24 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Gelmini: “I tagli alla scuola sono finiti”

Gelmini: “I tagli alla scuola sono finiti”

| Il 09, Ott 2011

Per il Ministro della Pubblica Istruzione “Tremonti ha capito la centralità della scuola”

Gelmini: “I tagli alla scuola sono finiti”

Per il Ministro della Pubblica Istruzione “Tremonti ha capito la centralità della scuola”

 

 

(ANSA) ROMA – “Pronta ad ascoltare i ragazzi”, anche se “governare coi tagli è la cosa più difficile”. Tagli che ora “sono finiti”, il ministro Tremonti “credo abbia compreso la centralità della scuola e pure sulla ricerca l’ho visto un poco più disponibile”. Parola di Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, intervistata da Repubblica. Gli studenti che sono scesi in piazza meritano “rispetto”, spiega, “nel tempo si è perso qualsiasi rapporto con loro, e mi dispiace”. Tuttavia, sottolinea, “difendendo lo status quo scolastico i ragazzi difendono una politica egoistica. Facciano loro i valori del merito, coltivino l’eccellenza, altrimenti sono condannati all’impoverimento”. Tuttavia “governare coi tagli” non è facile. Del resto, ammette Gelmini, “non ricordo standing ovation per le riforme dei predecessori, e oggi viviamo una crisi economica inedita”. I tagli ora sono finiti, assicura: “nel 2012 la pianta organica dei docenti sarà stata ridotta di 80mila unità e lì ci fermeremo”. Il ministro ricorda gli investimenti fatti: “nella legge di stabilità ci saranno 100 milioni per le borse di studio universitarie, stiamo trovando 400 milioni per l’edilizia scolastica; per gli atenei del Sud c’é un miliardo di ricerca”. “Stimo Mario Draghi – aggiunge – ma quando gli ho chiesto di organizzare un incontro con le banche per finanziare il fondo per il merito non lo ha fatto. Tornerò a chiederglielo”. Gelmini punta anche a far recuperare il “prestigio” degli insegnanti, “non riusciremo ad aumentare gli stipendi, ma vareremo un sistema di incentivi basato sui test Invalsi”, e chiude il caso del comunicato sui neutrini come un “incidente”: “sono stata colpita in ogni modo, e ferita”, “sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po’ d’ironia – precisa -. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, ‘il ‘tunnel tecnologicò dentro il quale sono viaggiati i neutrini”. Tra una settimana, annuncia, saranno resi noti i dati sui boccati mentre sugli errori nel concorso per i presidi il ministro “non si capacita”: “La commissione che li ha prodotti non l’ho nominata io. Gli autori non saranno retribuiti e l’agenzia che li ha scelti sta valutando se chiedere i danni”.

redazione@approdonews.it