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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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L’esperienza della Reggina alla Danone Cup di Madrid

L’esperienza della Reggina alla Danone Cup di Madrid

| Il 12, Ott 2011

« Un’esperienza unica che resterà indelebile nella mente e nei cuori dei nostri ragazzi »

L’esperienza della Reggina alla Danone Cup di Madrid

« Un’esperienza unica che resterà indelebile nella mente e nei cuori dei nostri ragazzi »

 

E’ stato un gran finale quello della Danone Nations Cup 2011, una delle più importanti manifestazioni calcistiche internazionali per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 12 anni, che si è tenuta domenica 9 ottobre al Santiago Barnabeu di Madrid, decretando il Brasile vincitrice di questa dodicesima edizione, che in Italia ha avuto il supporto tecnico del Centro Sportivo Italiano.

Sin dalle prime ore del mattino il Bernabeu si è riempito di spettatori, le tribune affollate di tifosi, 560 bambini provenienti da 40 Paesi del mondo per contendersi il titolo mondiale della Danone Nations Cup 2011. Il calcio d’inizio è stato dato alle 8:30 con la partita tra Australia e Nuova Zelanda che ha visto la seconda vincere per 1 a 0. L’Italia è scesa in campo alle 10.20 contro il Senegal, il match ha visto purtroppo i nostri piccoli campioni della Reggina Calcio perdere per 1 a 0. I ragazzi dell’orfanotrofio di Kenscoff, allenati dal tecnico arancioblu Paolo Capozzi e portati a Madrid grazie al progetto Danone per Haiti, sono invece scesi in campo contro la Francia per giocarsi il 39/40° posto. Ce l’hanno messa proprio tutta e nonostante abbiano concluso la loro magica avventura in fondo alla classifica (la partita è finita 2 a 0 per la Francia), porteranno il ricordo di un’esperienza indimenticabile. Ospite d’eccezione, anche quest’anno, Zinedine Zidane, testimonial internazionale della Danone Nations Cup, che ha fatto il giro dei campi da gioco assistendo alle partite e fermandosi di tanto in tanto per salutare i ragazzi e dare loro qualche consiglio. Tutti i ragazzi hanno accolto il campione con grande ammirazione. Ciò che rende Zinedine Zidane così famoso è il fatto di essere diventato un campione nonostante le sue umili origini. Un chiaro esempio del “credere nei propri sogni”, il motto su cui si basa la Danone Nations Cup. Alle 13.15 sono poi cominciate le fasi finali della Danone Nations Cup 2011 con la semi finale tra Cile e Russia che ha visto la squadra asiatica aggiudicarsi il terzo posto per 2 a 1 e poi alle 13.45 il gran finale tra il Brasile, una nazione famosa per il suo calcio, e la Thailandia, grande sorpresa di questa dodicesima edizione della DNC. I piccoli sudamericani si sono aggiudicati il match e il titolo mondiale con uno spettacolare 4 a 0. Anche questa ultima edizione della Danone Nations Cup si è chiusa lanciando un grande messaggio di solidarietà all’insegna del divertimento e dal fair play, perché da sempre la Danone Nations Cup è simbolo di divertimento, solidarietà e rispetto del prossimo.  Il Consiglio Provinciale del CSI di Reggio Calabria, con intesta il presidente Paolo Cicciù, vuole rendere nota l’esperienza dei giovani atleti della Reggina Calcio che hanno partecipato alla Danone Cup – Finali Mondiali che si sono tenute a Madrid. Di seguito le dichiarazioni del del Coordinatore attività di Basedella Reggina Calcio Salvatore Laiacona.Laiacona, quali sono state le sue sensazioni una volta giunti a Madrid a giocarsi il Danone Cup coi suoi ragazzi?« Una piacevole conferma: dopo l’esperienza di tre anni fa a Parigi, tornavamo a questa importante rassegna sportiva di caratura mondiale. Bene, innanzitutto, è fondamentale sottolineare la grande organizzazione col quale 40 nazioni diverse abbiano trovato semplice condividere questa esperienza. Per noi è stato un ulteriore passaggio formativo per i nostri piccoli atleti, che hanno –  potuto fuor di dubbio – vivere un’esperienza “da brividi”. È fondamentale per i giovani vivere questi tipi di situazioni che ti portano al confronto, alla conoscenza dell’altro. Qualcosa in più della semplice attività agonistica, ma che solo lo Sport riesce a cogliere in profondità ».Quale è stata la sorpresa del torneo?

« Siamo rimasti molto colpiti da alcune compagini di nazioni che non hanno una grande storia calcistica alle spalle, ma che hanno dimostrato che con la programmazione e con l’impegno serio e responsabile si possono raggiungere obiettivi molto ambiziosi: penso alla Thailandia finalista del torneo, al Cile arrivato quinto. Ma su tutti penso ai bambini di Haiti che con il loro sorriso e la loro simpatia hanno conquistato tutti, in campo e fuori. Un esempio per noi e per i nostri giovani: ecco quale è la vera sorpresa della Danone Cup ».Per concludere, cosa si portano a casa i giovani della Reggina?

« Dal punto di vista tecnico un bel passaggio formativo ed esperienziale; umanamente credo che sia molto piacevole sottolineare come si siano superate da subito le barriere linguistiche riuscendo da subito a comunicare ed a trasmettersi la propria felicità di incontrarsi e di conoscersi, l’un l’altro, nonostante la distanza si è sembrati di essere tutti uniti in un grande “meltin pot” dello Sport; concludo sottolineando l’aspetto sportivo: che emozione, per grandi e bambini, calcare il campo del Santiago Bernabeu. Anche se nel 1982 questi giovani calciatori non erano ancora nati, l’eco di quell’impresa ancora oggi da una grande sensazione positiva ».