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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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“E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco”

“E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco”

| Il 20, Ott 2011

Il libro di Eva Clesis sui disagi del mondo giovanile

“E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco”

Il libro di Eva Clesis sui disagi del mondo giovanile

 

 

È stato un incontro ricco di spunti interessanti quello che ha visto la scrittrice Eva Clesis presentare alla libreria Culture di Enzo Caccamo, a Reggio Calabria, il suo ultimo romanzo:  “E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco”, edito da Newton Compton. Moderato dalla giornalista Katia Colica e con la partecipazione del sociologo Pino Rotta, direttore di Helios Magazine, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, quello che è emerso, partendo dalle pagine del romanzo, è uno spaccato della società di oggi e del mondo giovanile tratteggiato in tutte le sue sfaccettature, con una profonda e lucida analisi delle tematiche più attuali. Un romanzo ambientato nello spazio temporale di un giorno, “Una giornata tagliata con l’accetta, come fosse un affresco” ha sottolineato l’autrice Eva Clesis, con le vite dei giovani protagonisti che si intrecciano durante una manifestazione contro la riforma scolastica. Tematiche molto attuali, ha sottolineato Rosita Borruto nella sua analisi critica: “Un romanzo  che ha anticipato le proteste dei giovani di questi giorni. Storie di bullismo, paura ma anche coraggio come quella di Manuel , un giovane omosessuale, vittima per questo delle angherie dei bulli della sua scuola, che nonostante tutto ha il coraggio di essere se stesso”. E come la figura di Valeria, ragazzina emarginata perché troppo grassa. “Perché una ragazza dovrebbe porsi a quindici anni l’obiettivo di dimagrire? – si chiede Eva Clesis – Succede quando c’è un modello imposto cui bisogna aderire. Anche questa  è una forma di aggressione dell’individuo da cui qualcuno cerca di difendersi semplicemente cercando di essere se stesso, al di là delle apparenze”.

Alla fine, commenta, Manuel e Valeria sono amici ma non perché c’è un ideale di amicizia: “Non ci sono ideali né valori ma solo la spettacolarizzazione della propria identità. Una mancanza di contenuti che incide sulle persone deboli che non hanno armi di difesa, arrivando alla fine a un epilogo tragico”. Eva Clesis parla di società liquida, citando  Zygmunt Bauman, e il sociologo Pino Rotta parla di identità frantumate come in uno specchio, di una società piena di giovani senza un obiettivo comune, che hanno perso i valori di riferimento e una vera identità individuale, arrivando quindi a vivere vite in cui alla fine quella che emerge è una sostanziale banalità dell’essere, privo di un orientamento. Numerosi gli interventi del pubblico. “Una volta c’era un’idea attorno a cui ci si aggregava, non importa se giusta o sbagliata – ha sottolineato lo studioso Gianfranco Cordì – oggi in questo frullato che è la società mi chiedo quale sia il collante fra le persone”.  Si è parlato, quindi, di “mancanza di prospettive che non siano quelle indotte”, come ha sottolineato Antonio Calabrò, ma soprattutto di giovani che vanno capiti, ragazzi disperati, solitari che cercano di agganciarsi a qualcosa, visti come vittime di una società in cui, oltretutto, i genitori hanno un compito più difficile di quello che avevano una volta. Un romanzo, “E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco” che ha fornito tanti spunti alla discussione, uno spaccato reale del mondo di oggi, veloce da leggere ma dietro cui c’è un lavoro di ricerca linguistica molto approfondito: “Non è una mera descrizione del vuoto di oggi – ha sottolineato la scrittrice Eva Clesis– ma di un mondo visto anche in modo grottesco, che è una delle cifre stilistiche importanti di questo romanzo”.  E alla fine un elemento di speranza c’è, saper ascoltare: “Una volta capito che le responsabilità non sono solo della scuola o della famiglia o dei giovani – ha concluso Eva –  emerge che l’unico valido contraltare al vuoto è l’ascolto, capire che c’è un punto di vista diverso dal nostro, che ascoltare l’altro crea le persone dai personaggi”.

redazione@spprodonews.it