Nicolò inaugura il nuovo anno scolastico
redazione | Il 26, Ott 2011
Il vicepresidente del consiglio regionale, rivolgendosi agli alunni del Mattia Preti, ha sottolineato che “oggi, più che mai, bisogna recuperare il giusto valore della scuola riconoscendole, accanto alla famiglia, il ruolo di bussola spirituale nella crescita complessiva dell’individuo”
Nicolò inaugura il nuovo anno scolastico
Il vicepresidente del consiglio regionale, rivolgendosi agli alunni del Mattia Preti, ha sottolineato che “oggi, più che mai, bisogna recuperare il giusto valore della scuola riconoscendole, accanto alla famiglia, il ruolo di bussola spirituale nella crescita complessiva dell’individuo”
“In questo giorno che apre una nuova pagina umana e professionale, è forte e profondo l’augurio di un percorso ricco di successi che traduca le speranze di oggi in sogni del domani. Perché è dai banchi di scuola che costruite la vostra identità e il senso di appartenenza alla comunità, il processo di formazione del vostro io prima ancora di quello del professionista. E’ proprio da qui, condividendo difficoltà e gioie quotidiane, che vi candidate ad essere cuore propulsivo della società, attori indiscutibili dello sviluppo socio-culturale ed economico-produttivo ma anche e soprattutto veicolo dei valori di solidarietà e partecipazione”.
Così, il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò ha parlato agli studenti dell’istituto scolastico “Mattia Presti” di Reggio Calabria nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. “Oggi, più che mai, bisogna recuperare il giusto valore della scuola riconoscendole, accanto alla famiglia, il ruolo di bussola spirituale nella crescita complessiva dell’individuo. Valorizzare la scuola significa promuovere programmi e metodi in grado di interessare i nostri ragazzi ma anche richiamare al rispetto delle regole e dei doveri – ha detto Nicolò-. Obiettivo primario è quello di costruire il cittadino del domani e credo che la scuola italiana possa insegnare molto agli altri Paesi, così come, gli insegnanti usciti dalle nostre Università sono quelli che al Nord hanno più di altri realizzato carriere brillanti. La scuola è chiamata ad essere l’ambiente privilegiato per motivare i giovani alla vita e fornire loro gli strumenti contro le fughe dalla realtà e il rifiuto delle responsabilità. Deve essere luogo di studio, certo, ma anche di sport, musica, teatro, laboratori scientifici e sperimentazioni culturali. Ma soprattutto la scuola deve essere in grado di favorire la curiosità e la creatività”.
Il vicepresidente ha concluso così: “E’ forte, al tempo stesso, la consapevolezza del ruolo delle Istituzioni chiamate a consegnare ai giovani strumenti e strutture sempre più adeguati e moderni perché diventino la classe politica e dirigenziale del domani. Un processo che, naturalmente, passa dal qualificare la formazione e irrobustire la personalità dei nostri ragazzi, promuovendo, sinergicamente con la Provincia e il Comune, l’educazione all’ambiente e alla legalità, tasselli fondamentali di una comunità capace di leggere in se stessa e darsi priorità”.
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