In stato di agitazione il personale della funzione pubblica dell’Arssa
redazione | Il 28, Ott 2011
Si oppongono alle ipotesi di riforma dell’Agenzia contenenti soluzioni di privatizzazione dei servizi di sviluppo e dei rapporti di lavoro in essere
In stato di agitazione il personale della funzione pubblica dell’Arssa
Si oppongono alle ipotesi di riforma dell’Agenzia contenenti soluzioni di privatizzazione dei servizi di sviluppo e dei rapporti di lavoro in essere
Riceviamo e pubblichiamo:
Le organizzazioni sindacali del pubblico impiego dell’ARSSA ed i lavoratori FP dell’ARSSA, sin dal 15 luglio si sono opposti alle ipotesi di riforma dell’Agenzia contenenti soluzioni di privatizzazione dei servizi di sviluppo e dei rapporti di lavoro in essere.
Le stesse Organizzazioni sindacali confederali si sono espresse contro le ipotesi di privatizzazione e gli incontri con i rappresentanti della Giunta Regionale non hanno finora portato alcuna novità in ordine a questo tema.
Non solo ma, alla luce della proposta di Legge su AFOR e Comunità Montane approvata dalla Giunta Regionale, si deve registrare una sostanziale chiusura da parte del Dipartimento Agricoltura e del Sottosegretario alle riforme per la Regione Calabria alle ipotesi ed alle considerazioni fatte dalle parti sindacali, in tema di riforma degli enti strumentali.
I sindacati della Funzione Pubblica FP-CGIL, CISL-FP e UIL-FPL, con pieno mandato di rappresentanza da parte dell’assemblea del personale ARSSA del pubblico impiego, tenutasi il 20 ottobre 2011 a Lamezia Terme, dichiarano lo stato di agitazione del personale di comparto giuridicamente dipendente dall’ARSSA ed operante nelle sedi di istituto oltre che del personale operante in regime di convenzione presso le sedi del Dipartimento all’Agricoltura della Regione Calabria.
Le parti sindacali hanno l’obiettivo di conseguire una efficace trattativa tendente a scongiurare la perdita dello status giuridico di pubblici dipendenti nonché il carattere pubblico dei Servizi di sviluppo in Agricoltura, col corollario dei diritti contrattuali ed economici, prefigurando soluzioni già perseguite in analoghi casi nelle regioni Toscana e Abruzzo, anche attraverso l’inquadramento dei dipendenti nelle strutture dei dipartimenti regionali.
FP-CGIL
CISL-FP
UIL-FPL
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