Calabria, 500 mila persone a rischio povertà
redazione | Il 01, Nov 2011
Dal 1993 ad oggi, il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/-bassa, è calato del 49,3%, e la situazione è destinata a peggiorare se si considerano gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo
Calabria, 500 mila persone a rischio povertà
Dal 1993 ad oggi, il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/-bassa, è calato del 49,3%, e la situazione è destinata a peggiorare se si considerano gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo
CATANZARO – In Calabria i pensionati sono oltre 500 mila. Di questi, quasi la metà percepisce una pensione da fame pari a 500 euro mensili, mentre l’80% non supera i 1.000 euro mensili.
Dal 1993 ad oggi, il potere d’acquisto di chi percepisce una pensione medio/-bassa, è calato del 49,3%, e la situazione è destinata a peggiorare se si considerano gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo.
Forte di questi numeri il Codacons lancia anche in Calabria una mega class action gratuita contro la pubblica amministrazione e in
favore dei pensionati, volta ad obbligare lo Stato Italiano ad emettere provvedimenti in grado di riequilibrare la disastrosa
situazione economica degli anziani.
“Da un lato, le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa, e quelle sottoposte alla maggiore pressione fiscale, dall’altro il costo della vita continua ad aumentare inesorabilmente, senza che a ciò
corrisponda un incremento del reddito netto percepito dai pensionati – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tale situazione,
ha portato ad un dimezzamento del potere d’acquisto negli
ultimi 18 anni, e rischia di far entrare a breve centinaia di migliaia
di anziani nella fascia di povertà, considerate le novità introdotte dalla manovra che colpiscono proprio il ceto medio/basso”.
Per tale motivo l’associazione ha deciso di lanciare in regione questa azione collettiva, che sarà totalmente gratuita, attraverso la quale chiede allo Stato italiano di emettere tutti gli atti dovuti già previsti dalla legge per riequilibrare il sacrificio economico patito dai pensionati