Gianni Speranza ha accolto la nazionale di calcio all’aeroporto di Lamezia
redazione | Il 14, Nov 2011
La comitiva della nazionale italiana di calcio che è atterrata ieri all’aeroporto lametino, in vista della manifestazione di Rizziconi promossa da Libera e dall’U.S. Acli
I COMMENTI DEL GIORNO DOPO
Gianni Speranza ha accolto la nazionale di calcio all’aeroporto di Lamezia
La comitiva della nazionale italiana di calcio che è atterrata ieri all’aeroporto lametino, in vista della manifestazione di Rizziconi promossa da Libera e dall’U.S. Acli
LAMEZIA TERME – Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, accompagnato dall’assessore allo Sport, Rosario Piccioni, ha accolto la comitiva della nazionale italiana di calcio che è atterrata ieri all’aeroporto lametino, in vista della manifestazione di Rizziconi promossa da Libera e dall’U.S. Acli.
Il sindaco, a nome di tutta la comunità, ha dato il benvenuto al presidente della Figc Giancarlo Abete, e all’allenatore degli azzurri Cesari Prandelli, con i quali ha avuto modo di scambiare qualche breve battuta.
Il sindaco e l’assessore si sono poi recati a Rizziconi, dove la nazionale si è allenata in un campo di calcetto costruito su un terreno sequestrato alla ‘ndrangheta.
I COMMENTI DEL GIORNO DOPO
“Le scene di entusiasmo registrate a Rizziconi, grazie alla presenza della Nazionale, sono un altro importante messaggio per una terra che vuole affrancarsi dalla presenza della criminalità organizzata e tranciare il reticolo di illegalità diffusa che spesso condiziona i comportamenti dei cittadini”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. “Lo sport – ha aggiunto – aggrega, come ha dimostrato ieri la Nazionale. Trascorso il momento emotivo, anche manifestazioni come quella di domenica rischiano di rimanere solo un momento celebrativo. Ed allora abbiamo il dovere di chiederci cosa fare e come porci dopo l’evento ‘azzurro’, altamente simbolico, che ha monopolizzato l’attenzione mediatica, questa volta non per episodi legati alla ‘ndrangheta, sul piccolo centro della Piana. Innanzitutto occorre essere consapevoli che esibizioni del genere, da sole non bastano per isolare le forze dell’antistato. Occorrono, invece, nuovi strumenti in grado di dotare di anticorpi sociali il territorio, sempre più esposto alla pervasività della criminalità organizzata. Le parole di don Luigi Ciotti, ‘la lotta alla mafia si fa a Roma’, e il saluto del ct azzurro, ‘non mollate mai’, ci aiutano a non perdere la speranza in noi stessi e nei confronti di quanti sono stati democraticamente eletti. La ‘ndrangheta approfitta dell’arretratezza sociale, economica e culturale per porsi come interlocutore privilegiato di certe fasce di popolazione, attuando il tentativo di sostituirsi alle istituzioni costituzionalmente preposte a garantire i diritti dei cittadini, primo fra tutti il lavoro, e il progresso socio-economico delle comunità. Per sconfiggere la ‘ndrangheta non basta solo l’impegno repressivo, mirabilmente portato avanti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, ma politiche sociali e del lavoro, soprattutto in favore dei giovani, in grado di svolgere anche una funzione pedagogica e formare così una nuova coscienza collettiva. Il Mezzogiorno, e con esso la Calabria, necessitano di vere politiche di sviluppo e non più di assistenzialismo che, in oltre 60 anni, ha prodotto clientelismo, disgregazione sociale, illegalità e connubio tra malaffare e politica. Rizziconi rappresenta un’altra occasione per il riscatto della nostra terra. Far finta di niente o, ancora peggio, considerarla solo un momento folcloristico, soprattutto per quanti rappresentiamo la politica e l’amministrazione, significa perdere un’altra grande occasione per intraprendere quel cammino di legalità che tutti auspichiamo”. *** Anche Gerardo Sacco “ha dato un calcio alla ‘ndrangheta”. L’orafo crotonese, infatti, in occasione della visita della Nazionale di Calcio che ieri, a Rizziconi, si è allenata su un campo confiscato alla ‘ndrangheta, ha realizzato un’opera in argento su base di cristallo, interamente realizzata a mano, con riprodotto un ragazzo nell’atto di colpire un pallone, dove la gamba è rappresentata dalla Calabria, e tira un calcio alla ‘ndrangheta. ”Per questa occasione – è scritto in una nota – all’orafo Gerardo Sacco, da sempre pronto a far conoscere il volto positivo e sano della Calabria, è stato chiesto di realizzare un segno che potesse esprimere il significato di questa importante iniziativa”. *** Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, accompagnato dall’assessore allo Sport, Rosario Piccioni, ha accolto la comitiva della Nazionale di calcio che è atterrata ieri all’aeroporto lametino, in vista della manifestazione di Rizziconi promossa da Libera e dall’Us. Acli. Il sindaco, a nome di tutta la comunità, ha dato il benvenuto al presidente della Figc Giancarlo Abete, ed al ct Cesare Prandelli, con i quali ha avuto modo di scambiare qualche breve battuta. Il sindaco e l’assessore si sono poi recati a Rizziconi, dove la nazionale si é allenata in un campo di calcetto costruito su un terreno sequestrato alla ‘ndrangheta.