San Giorgio Morgeto, arrestati Michele, Salvatore e Giorgio Raffa
redazione | Il 21, Dic 2011
Su delega della procura di Torino
San Giorgio Morgeto, arrestati Michele, Salvatore e Giorgio Raffa
Su delega della procura di Torino
SAN GIORGIO MORGETO – Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, a seguito di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Torino in ordine ad una vasta indagine nei confronti di personaggi collegati con la famiglia di ‘ndrangheta dei “FACCHINERI” di Cittanova (RC), effettuata nelle provincie di Bologna, Torino e Reggio Calabria dal Comando Gruppo di Aosta, effettuavano diverse perquisizione in San Giorgio Morgeto. Durante le perquisizioni, all’interno di un capannone in contrada Don Paolo in San Giorgio Morgeto, in uso alla ditta “R.R. s.n.c. di RASO-RAFFA”, i Carabinieri di Taurianova rinvenivano una pistola semiautomatica; la stessa, avvolta da uno straccio, era nascosta all’interno di una cassetta in plastica di colore giallo, comunemente usata per il trasporto dell’uva ed accatastata insieme a numerose altre cassette dello stesso tipo. L’arma risultava priva di marca, in buono stato di manutenzione e dotata di caricatore contenente 7 cartucce cal. 7,63×25 Mauser; unitamente alla pistola venivano rinvenute n.38 cartucce cal.7,63×25 Mauser e n.7 cartucce cal.7,62×25 S&B, tutte in buono stato di conservazione. A seguito della perquisizione ed individuati i soggetti aventi l’immediata disponibilità del capannone, venivano tratti in arresto per detenzione abusiva di arma clandestina, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione: RAFFA Michele classe ’44, RAFFA Michele Salvatore classe ’92 e RAFFA Giorgio classe ’70, veniva altresì denunciati per gli stessi reati, RAFFA Vincenzo classe ’76, fratello di RAFFA Giorgio e RASO Michele, già colpito da provvedimento di fermo nell’ambito della stessa indagine dal Gruppo di Aosta. RAFFA Vincenzo e RAFFA Giorgio risultano altresì indagati, insieme a TROPIANO Romeo classe ’62 ed altri esponenti vicini alla famiglia “FACCHINERI” residenti nelle provincie di Bologna ed Aosta, nell’ambito della stessa indagine, per delitti di estorsione ed associazione di stampo mafioso.
I tre arrestati, venivano condotti presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa di disposizioni dell’A.G.