Rosarno, gli immigrati scrivono una lettera ai ministri. “Tutelate i nostri diritti”
redazione | Il 13, Gen 2012
A due anni dalla rivolta organizzata una manifestazione a Roma
Rosarno, gli immigrati scrivono una lettera ai ministri. “Tutelate i nostri diritti”
A due anni dalla rivolta organizzata una manifestazione a Roma
(ANSA) – ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – Una manifestazione in difesa dei diritti degli immigrati è stata organizzata da numerose associazioni, movimenti e sindacati che si ritroveranno a Roma da tutta Europa. Gli immigrati hanno scritto una lettera aperta ai ministri Cancellieri, Riccardi, Fornero e Catania per chiedere il riconoscimento dei loro diritti. “Siamo i lavoratori – è scritto nella lettera aperta – che ogni mattina si alzano alle 5 e vanno a raccogliere nei campi il vostro cibo. Viviamo nascosti in luoghi che chiamare casa è un insulto. Nostra compagna di vita è la paura. Paura dei caporali, che ogni mattina ci vengono a prendere e decidono chi lavora e chi no. Paura del lavoro perché dopo 10 ore se ci va bene ci troviamo in tasca 15 o 20 euro e se ci va male una pistola puntata. Paura dei padroni che ci trattano come bestie. Paura delle forze dell’ordine perché non abbiamo documenti. Paura della paura, perché siamo invisibili. Perché non possiamo denunciare i nostri sfruttatori. Se camminiamo per strada dobbiamo stare attenti a chi ci fa del male e a chi dovrebbe tutelarci. Siamo nemici per tutti”. Nella lettera gli immigrati scrivono ancora che “siamo gli uomini e le donne che lavorano nelle grandi città, immigrati sotto il costante ricatto del permesso di soggiorno. Paghiamo la crisi due volte, la prima come lavoratori e lavoratrici perdendo il posto e la seconda come immigrati, perché perdendo il lavoro perdiamo i nostri diritti. Siamo quelli che cadono nei cantieri e vengono buttati nella spazzatura, siamo quelle che curano i vostri vecchi e puliscono i vostri uffici”. La manifestazione organizzata a Roma per il 13 gennaio, nell’ambito delle iniziative per il secondo anniversario della rivolta di Rosarno, è finalizzata a chiedere la sanatoria generale per gli immigrati presenti sul territorio, il diritto alla cittadinanza, l’abolizione della legge Bossi-Fini e la garanzia di un’accoglienza dignitosa. Il 14 gennaio è prevista una giornata di sostegno alla resistenza contadina e bracciantile. Nelle Piazze di Polistena (Reggio Calabria), Napoli, Roma, Bologna e Torino ci saranno le arance Sos di Rosarno. Il 21 e 22 gennaio, infine, si svolgeranno iniziative in tutt’Italia delle Brigate di Solidarietà Attiva con le arance della campagna per la regolarizzazione della manodopera agricola.
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