Maida aderisce al Progetto di legge regionale per la riduzione dei costi della politica
redazione | Il 17, Feb 2012
E’ il primo comune ad accogliere l’iniziativa promossa dal gruppo consiliare di Lamezia Terme “Progetto Lamezia”
Maida aderisce al Progetto di legge regionale per la riduzione dei costi della politica
E’ il primo comune ad accogliere l’iniziativa promossa dal gruppo consiliare di Lamezia Terme “Progetto Lamezia”
Mercoledì, all’unanimità, il Consiglio Comunale di Maida ha deliberato la propria adesione al progetto di legge regionale per la riduzione dei costi della politica, promosso dal Gruppo Consiliare di Lamezia Terme Progetto Lamezia. Interpretando l’autentico spirito della coesione e partecipazione fra enti e superando appartenenze e barriere di partito, Maida, con il suo Sindaco Natale Amantea e tutti i consiglieri indistintamente, è il primo comune che aderisce all’iniziativa legislativa, a fronte di tutti gli altri, disseminati in tutto il territorio regionale, che si accingono ad aderire al progetto di legge.
Nei prossimi giorni sarà la volta del Comune di Lamezia Terme. Per la validità della proposta di legge, l’art.39 dello Statuto Regionale l’adesione di almeno tre Consigli Comunali che raggiungano, complessivamente, diecimila abitanti.
Entro il 30 aprile, tutte le deliberazioni dei Consigli Comunali che hanno aderito al progetto saranno depositate presso la Segreteria del Consiglio Regionale. Nei tre mesi successivi, il presidente del Consiglio Regionale ha l’obbligo di fissare il relativo ordine del giorno per la discussione e l’eventuale approvazione.
QUADRO DI SINTESI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
1. Semplificazione e riduzione del trattamento economico dei consiglieri regionali per i quali, senza distinzione di ruolo, è previsto solo l’80% dell’indennità prevista dall’art. 1 l.reg. n. 3/96 (€ 9.200 lordi, € 6000 circa netti), a differenza del Presidente della Giunta Regiona e Presidente del Consiglio Regionale che è riconosciuta al 100% (€ 11.500 lordi). I consiglieri, così, non possono godere di altro gettone, indennità, diaria a carico del bilancio regionale.
2. La conferma della soppressione dell’assegno vitalizio con effetto, però, dalla legislatura in corso. Per coloro che hanno già maturato il diritto al vitalizio, esso sarà corrisposto al compimento di sessantasette anni di età, invece degli attuali sessanta. E’ prevista, inoltre, la non cumulabilità con l’assegno vitalizio previsto per i membri del Parlamento italiano.
3. La soppressione delle strutture speciali (portaborse) in favore dei membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, dei Presidenti delle Commissioni, del Presidente del Comitato regionale di controllo contabile e di quei consiglieri che ne potevano godere.
4. L’immediata operatività delle norme sin dalla presente legislatura.
5. La destinazione delle risorse finanziarie ricavate dalla riduzione dei costi conseguiti (almeno otto milioni di euro) dall’applicazione delle presente legge, in favore delle politiche pubbliche a sostegno della famiglie;
6. L’iniziativa legislativa è avviata ai sensi dell’art.39 Statuto Regionale che richiede l’adesione di almeno tre Consigli Comunali che superino, complessivamente, diecimila abitanti.