A Lamezia va di scena “U figghiu masculu”
redazione | Il 17, Feb 2012
Domani alle 20,30 la commedia della Nuova compagnia del teatro popolare di Rosarno
di ANTONIETTA BRUNO
A Lamezia va di scena “U figghiu masculu”
Domani alle 20,30 la commedia della Nuova compagnia del teatro popolare di Rosarno
di Antonietta Bruno
Dopo il successo della commedia in vernacolo “Chi Natali chi mi vinni” della compagnia “Enotrio Pugliese” di San Costantino Calabro presentata al teatro Politeama nell’ambito della rassegna teatrale in vernacolo “Vacantiandu”, sabato 18 febbraio alle ore 20,30 andrà in scena la commedia “U figghiu masculu” della Nuova Compagnia del Teatro Popolare di Rosarno. Lo spettacolo in due atti di Pippo Scammacca, con adattamento e regia di Gianni Barone, prevede situazioni sotto il segno della confusione e di divertenti equivoci, come nella tradizione delle commedie latine di Plauto che, pur rappresentando circostanze imbarazzanti e in un certo senso drammatiche per i personaggi, suscitano notevole ilarità proprio a causa del groviglio di azioni e della espressione in vernacolo tradizionale ed al tempo stesso sagace e provocatoria. La storia è quella della squinternata famiglia Cocuzza, composta dal nonno, impersonato dall’espressivo Ciccio Macrì, un po’ sordo e mattacchione; dal capo famiglia, Peppino interpretato da Ciccio Cannatà, un po’ vittima ed un po’ carnefice; da mamma Vittoria (Francesca Marasco) tipica donna del sud che tenta, a volte invano, di mantenere gli equilibri familiari; e dai due figli: l’aspirante attore Lucio (Gianni Barone) e Teresa (Rossella Nicastro).
Una rocambolesca serie di fraintendimenti porta Peppino e Vittoria alla convinzione che lo strampalato Lucio sia “incinto” e che lo “sgarro” sia avvenuto ad opera dei suoi due amici, “tracandali” come lui, Mimì e Fofò (Saverio Pelle e Salvatore Tumarchio). Quando alla fine si scopre che ad aspettare un bambino non è Lucio ma Teresa, questo sembra il minore dei mali e Peppino e Vittoria, distratti da una sciagura di gran lunga peggiore, accolgono con gioia l’evento che porterà Teresa al matrimonio riparatore con l’amato Mario (Francesco Scandinaro) nonostante le titubanze dello sposo preoccupato per la differenza sociale che intercorre fra i due. Fra gli altri interpreti, Pino Colao e Ornella Puglisi nei panni di due Testimoni di “Genova” e Carmelo Puglisi nei panni dell’assistente medico il cui unico rimedio pare essere “una bella purga”.
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