La vera data di nascita di Gesù Cristo
redazione | Il 01, Mar 2012
Ecco gli sconvolgenti studi dello storico Salvatore Guadalupo. In allegato il calendario su cui si fondano le sue ricerche con annesse spiegazioni scritte di pugno dallo stesso
SECONDA PARTE
di TERESA COSMANO
La vera data di nascita di Gesù Cristo – PRIMA PARTE
La vera data di nascita di Gesù Cristo
Ecco gli sconvolgenti studi dello storico Salvatore Guadalupo. In allegato il calendario su cui si fondano le sue ricerche con annesse spiegazioni scritte di pugno dallo stesso
di Teresa Cosmano
Lo studioso milanese Salvatore Guadalupo, in prossimità del Natale, decise di condividere con i nostri lettori le sue scoperte circa la vera data di nascita di Gesù. Scoperte eccezionali e sconvolgenti, che preferimmo suddividere in due parti, sia per non stancare il lettore sia per creare la giusta suspance. La prima parte si interrompeva con la resurrezione del Cristo, ed è proprio da qui che riprenderemo.
«Le scritture dimostrano – spiega Guadalupo – che Gesù poteva entrare ovunque, senza bisogno di porte o finestre, attraversava i muri, anche prima di morire quando era dotato di corpo, come fece quando di mostrò a Tommaso, facendosi toccare le ferite. Pertanto non aveva bisogno di farsi spostare la pietra all’entrata per uscire dal sepolcro. Il venerdì, giorno 28, quindicesimo del mese di Ziv, (secondo mese dell’anno), dopo 40 giorni ascende al cielo all’età di 33 anni e quattro giorni. I ricercatori – continua lo studioso – mostrano di sapere esattamente la data della nascita, del battesimo, della morte e della resurrezione, in quanto affermano che esattamente dopo 50 giorni dalla resurrezione (28 luglio) ebbe luogo la prima comunità cristiana con tanto di battesimo e comunione. Le prime anomalie in ciò che è stato tramandato, si vedono già dalla nascita di Gesù. Dopo 8 giorni dalla nascita, Maria rientrò per far circoncidere il bambino». A questo punto Guadalupo apre una parentesi. «Voi lettori – spiega – pensate che una donna che abbia partorito da pochi giorni si possa mettere in viaggio a ridosso di un mulo e per giunta nel deserto? Anche ammesso però, entrare in un luogo consacrato subito dopo aver partorito era vietato dalla legge della pudicizia, difatti secondo Levitico 12,4, dopo il parto la donna dovrà purificarsi per 33 giorni e non entrerà nel santuario. Dunque per accedere all’altare si doveva attendere 33 giorni dopo il parto. La funzione della circoncisione non era un atto di medicina ma un atto ecclesiastico consumato in chiesa. Pertanto cosa avvenne dopo? Maria ritornò nel deserto e lì restò fino a quando un’eclisse di sole segnò la morte di Erode il Grande, il 28 maggio dell’anno 3. Sembra possibile che ogni qualvolta si compia un’azione avviene un’eclissi o un terremoto? Devo aprire un’altra parentesi sull’eclissi, in quanto non si comprende il tipo d’eclissi, se solare, lunare, totale o parziale. In qualsiasi caso pare che Maria abbia fatto circoncidere Gesù nel giorno in cui l’eclisse segnò la morte di Erode. L’errore pacchiano consiste proprio nel fatto che i libri storici datano la morte di Erode il 4 a.C. Oltre a ciò, consapevole Erode che il bimbo cui dava la caccia aveva un’età compresa tra 0 e 2 anni, fece uccidere tutti i bimbi che mostravano tale età. Quindi l’anno cosiddetto della strage, secondo la chiesa e la loro Bibbia, si spostava di due anni avanti, in altre parole 2 d.C. Ovviamente a conti fatti Erode morì sei anni prima di questo evento. Ditemi voi se la cosa è possibile, almeno che Erode non la ordinò ai soldati dall’oltretomba.
Secondo lo storico Giuseppe Flavio – continua Guadalupo – Erode il Grande riveste un’importanza fondamentale per la cronologia. Erode morì in un giorno d’eclisse e gli storici ne datano la morte al 4 a.C. Pertanto in qualsiasi anno fosse nato Gesù, Erode moriva prima. Secondo i miei studi, al momento della strage Erode era già morto da 6 anni. Passiamo all’Apocalisse 8.12. Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, una terza parte della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della luce la notte ugualmente (eclisse parziale). Apocalisse15.10: e il quinto angelo versò la coppa sul trono della bestia selvaggia e il suo regno si ottenebrò. Apocalisse 6.12: e il sole divenne come un sacco di crine e l’intera luna divenne rossa come sangue (riverbero della terra sulla luna o grani di Baily, osservabili solo attraverso l’eclisse totale). Classificando il fenomeno, eclissi parziale o totale, Erode mori nel giorno della prima ipotesi o della seconda? Queste eclissi mediamente avvengono 2 volte l’anno. Al posto di Erode, salì al trono il figlio Archelao, che il 28 luglio dello stesso anno veniva destituito ed esiliato a Vienne, in base alla legge imposta da Cesare, a protezione dello stato. In tale data scadevano i giorni 1.260 di Giovanni apostolo, citati nell’Apocalisse. La prima eclisse di sole è avvenuta a Babilonia nel 763, prima dell’anno zero, tale evento si ripete nello stesso luogo ogni 6.585 giorni. Secondo questo calcolo la 42esima eclissi totale “che avviene ogni 18 anni e 9-11 giorni” si presentò nel 18esimo giorno dell’anno, primo anno di Roma, quindi 18 marzo. La 42esima eclisse viene calcolata per 360 giorni l’anno e darà il seguente risultato: anno sesto e 110 giorni, quindi luglio (Tammuz) dell’anno sesto, cioè tre anni dopo la nascita di Cristo. A questo punto – continua Guadalupo – può stabilire che l’eclissi babilonese del 763, avvenne nel mese di Adar. Il libro di riferimento è l’Enciclopedia della scienza, edizione speciale per il Giornale, volume uno n. 215 del 29/05/1982. Per quanto veritiero possa essere il fenomeno, Giovanni nell’Apocalisse rintraccia un’eclisse parziale nella stessa data. Da non confondere l’eclisse parziale che è avvenuta nell’anno terzo, anno di nascita di Gesù. Quest’eclisse è narrata da Giovanni, che cita un angelo del quinto sigillo che parlò (squillo di tromba, ossia avvertimento). L’eclisse del rientro in patria e morte di Erode è narrata dagli angeli che castigano cioè “angeli con le coppe dell’ira”. Nelle ricostruzioni di queste cronologie vi è anche un appunto sul codice Trivulziano, di fascicoli a fogli non ancora cuciti, che raccoglie disegni almeno tra il 1485 e il 1490, date in cui sono sicuramente riferibili i disegni riguardanti il triburio del Duomo. La nota e il disegno sull’eclissi di sole potrebbero riguardare quella verificatasi il 16 marzo 1485 in Italia. Ma torniamo ad Erode che morì il giorno di un’eclisse totale, la stessa che Giovanni nell’Apocalisse fece intendere fosse parziale. Il 28 luglio (Tammuz), anno sesto, Gesù rientra in patria allo scadere dei 1.260 giorni di predicazione. In questo caso si parla di rientro in patria, ma di quale patria si parla se si menziona l’Egitto?».
Lo studioso ci propone quindi il calendario ebraico (in allegato), con le annesse spiegazioni per interpretarlo, secondo cui sarebbe quello da tenere in considerazione per calcolare la vera data di nascita di Gesù e tutte le altre date importanti del Cristianesimo.
t.cosmano@approdonews.it