“Crimine”: a giorni la sentenza e parte la campagna di comunicazione
redazione | Il 02, Mar 2012
Associazione “Stop ‘ndrangheta”: “Processo destinato a fare storia”
“Crimine”: a giorni la sentenza e parte la campagna di comunicazione
Associazione “Stop ‘ndrangheta”: “Processo destinato a fare storia”
(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Una campagna di comunicazione in vista della sentenza di un ”processo destinato a fare storia”, quello di Crimine, per “sottolineare l’importanza dell’affermazione in sede giudiziaria di un principio autoevidente: la ‘ndrangheta e’ una e una sola”. A lanciarla è l’associazione Stop’ndrangheta. La sentenza è prevista per il 7 marzo, quando il giudice si ritirerà in camera di consiglio, e riguarda il troncone calabrese dell’inchiesta Crimine-Infinito condotta nel luglio 2010 dalle Dda di Reggio e Milano con l’arresto di oltre 300 persone. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il 24 ottobre dello scorso anno, concludendo la requisitoria iniziata il il 27 settembre dall’aggiunto Michele Prestipino e proseguita da tutti i magistrati della Dda che hanno lavorato alle indagini, chiese al gup, in abbreviato, la condanna di 118 imputati a pene pesantissime, 16 delle quali a 20 anni di reclusione. L’inchiesta, per la Dda, ha dimostrato l’unitarietà della ‘ndrangheta, fatta non piu’ un insieme di cosche, famiglie o ‘ndrine scoordinate e scollegate tra loro, ma un’organizzazione di tipo mafioso, segreta, fortemente strutturata su base territoriale, articolata su più livelli e provvista di organismi di vertice. “Il processo Crimine – sostiene in una nota Stop’ndrangheta – è destinato a fare epoca. Un passaggio storico, come per il maxiprocesso di Palermo o il processone Spartacus a Caserta. Ecco perché lanciamo (in collaborazione con LiberaReggioLab e TerreArse.it) la campagna ‘UnaeNdrina’, per demitizzare le cosche con l’arma dell’ironia senza sottovalutarne il potere, per raggiungere i cuori della gente fuori dalle aule di Tribunale, per deridere chi per decenni ha minimizzato alimentando perversi luoghi comuni: è roba di pastori, ognuno comanda a casa sua, i vincoli di sangue non si spezzano e non ci possono essere pentiti, non esiste una cupola. UnaeNdrinà reciteranno i nostri manifesti, le magliette che indosseremo, le brochure che diffonderemo, gli adesivi con cui tappezzeremo la città e i banner che faremo circolare su internet. ‘UnaeNdrina’ sarà anche il titolo del dossier che pubblicheremo on line, riunendo, come sempre, documenti giudiziari, interviste, approfondimenti, video e gallerie fotografiche”. L’iniziativa sarà presentata lunedì a Reggio.