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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Rigassificatore Gioia Tauro: “Ottima la notizia del nulla osta alla costruzione”

Rigassificatore Gioia Tauro: “Ottima la notizia del nulla osta alla costruzione”

| Il 05, Mar 2012

E’ quanto afferma il segretario provinciale Api Sergio Laganà

Rigassificatore Gioia Tauro: “Ottima la notizia del nulla osta alla costruzione”

E’ quanto afferma il segretario provinciale Api Sergio Laganà

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Il definitivo nulla osta alla costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro è davvero una buona notizia, soprattutto perché giunge nelle stesse giornate in cui l’attenzione di tutti i media nazionali è concentrata sui disordini in Val di Susa per la costruzione del tratto italiano del corridoio cinque Lisbona – Kiev.

È importante che il nostro Paese si allinei alle più importanti nazioni europee che negli ultimi decenni, proprio grazie a una più incisiva e avveduta programmazione prima e realizzazione delle grandi opere poi, hanno conquistato un notevole vantaggio in termini di competitività e influenza internazionale.

La crisi energetica di quest’anno dimostra che serve una nuova politica energetica nazionale, che ci renda più autonomi da alcuni partner internazionali spesso troppo bizzosi. È pienamente condivisibile per questo l’impegno per lo sviluppo di energie rinnovabili e in questa direzione dovrà essere indirizzato l’impegno del governo.

Il rigassificatore di Gioia Tauro è un tassello importante per l’Italia e la Calabria, che avrà così un nuovo e importante strumento sia per incentivare il proprio sviluppo che per rafforzare il proprio ruolo strategico a livello nazionale.

Non potrà essere infatti sottovalutato il contributo della Calabria alla sicurezza energetica del Paese, con gli impianti di Crotone, con i gasdotti provenienti dall’Africa che attraversano la regione, con il nuovo rigassificatore di Gioia Tauro e con gli impianti eolici e solari già presenti e che potrebbero essere ulteriormente favoriti. E questo ruolo dovrà pesare nell’ambito della riforma federale dello Stato.

Un enorme aiuto per l’economia della Piana, dell’Area Metropolitana, del Porto e dell’intera regione verrà poi dalla realizzazione della Piastra del freddo, opera prevista a carico dell’impresa proprietaria dell’impianto di rigassificazione, la utilizza le frigorie prodotte dal trattamento del gas e le offre gratuitamente alla struttura parallela.

Un’infrastruttura attesa da anni che potrebbe favorire la nascita nell’area portuale di un grande mercato ortofrutticolo d’interesse del Sud Italia, particolarmente utile per rilanciare agricoltura regionale, che vive uno dei periodi di maggiore crisi della sua storia. Tutte le Organizzazioni Produttive dell’agricoltura calabrese avevano manifestato grande interesse per quest’opera che consente di aumentare di molti mesi la capacità di commercializzare o di trasformare i prodotti agricoli. L’impegno della Regione era quello di far costruire la piattaforma logistica che offre frigorie gratuite per le aziende che si potrebbero insediare nell’area retroportuale in sinergia con le OP in modo da evitare un’opera inutile o non interessante per i potenziali fruitori.

Quanto alle preoccupazioni per la salvaguardia dell’ambiente le ricerche effettuate dai più accreditati ricercatori nazionali hanno poi dimostrato che non esistono rilevanti pericoli per l’ambiente. Ad esempio, non produce emissioni. Sembrano quindi inspiegabilmente pretestuose le lagnanze di qualche amministratore locale che amplifica i pericoli del rigassificatore ma tace sui quantitativi di diossina ben più rilevanti ipoteticamente prodotti dal raddoppio del termovalorizzatore.

Si tratta, a ben guardare, di un’opera utile per la Calabria e non dannosa, né per l’ambiente né per i cittadini calabresi. Sicuramente il progetto potrà essere perfezionato con il miglioramento delle misure compensative già previste. Di certo non possiamo permetterci proteste immotivate e dannose per l’economia della nostra regione.

Sarebbe utile piuttosto organizzare un comitato di cittadini e amministratori, calabresi e lucani, per chiedere al governo Monti di inserire tra gli obiettivi strategici nazionali per i prossimi vent’anni la realizzazione della TAV tra Salerno e Reggio Calabria. Solo così il Mezzogiorno d’Italia potrà colmare il proprio ritardo col resto del Paese. Che peccato che gli amici della Val di Susa non capiscano l’importanza dell’opportunità che rappresenta per il loro territorio quella infrastruttura che oggi stanno tanto avversando mentre noi quì rischiamo di viaggiare ancora con i muli.

Avv. Sergio Laganà, segr. prov. API RC

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