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Stamattina l’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria

Stamattina l’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria

| Il 06, Mar 2012

Gli interventi di Nicolò, Imbalzano e Nucera

Stamattina l’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria

Gli interventi di Nicolò, Imbalzano e Nucera

 

 

“Nessun progetto di sviluppo può essere immaginato e disegnato senza tenere conto di un modello di cooperazione che lo supporti efficacemente e ne segua nel tempo l’evoluzione e le sorti. Oggi, più che mai, l’associazionismo cooperativo diventa risposta autentica all’individualismo imperante, soprattutto al sud, e valore aggiunto per un disegno di crescita complessiva”.

Così, il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò è intervenuto, questa mattina, all’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria tenutasi nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella.

“Il ruolo e la funzione sociale dell’associazionismo e della cooperazione sono strettamente legati alla logica di un sistema a rete quale asse portante per un salto di qualità, ma anche di quantità, delle imprese. Al primo punto di questo tipo di esperienza, il mutuo soccorso e l’occupazione diffusa, principi che mi appartengono e che segnano la mia formazione di uomo e di politico, nonché il mio impegno di rappresentante delle Istituzioni e del popolo, nella consapevolezza che solo unendo energie e facendo gioco di squadra, la ‘nostra’ Calabria può incamminarsi verso un futuro migliore. Per la nostra terra- ha rilanciato Nicolò- promuovere e sviluppare la cultura della cooperazione può rappresentare un’arma vincente, intesa quale opportunità e risorsa di crescita. Le condizioni di mercato e le leggi della concorrenza trovano la Calabria impreparata a affrontare le sfide dell’economia, con il suo tessuto fatto di iniziative imprenditoriali di piccole dimensioni, sia in agricoltura che nel settore manifatturiero. A fronte di tali condizioni, caratterizzate anche dalla insufficiente capacità di autofinanziamento, il ‘modello cooperativo’ è strumentale alla crescita economica ed irrobustisce le capacità di penetrazione delle imprese sui mercati nazionali ed internazionali. Non vi è dubbio che tutto ciò implica il cambiamento di un modello culturale eccessivamente individualista che finora ha penalizzato la nostra economia e tante realtà produttive che godevano di condizioni di monopolio come le produzioni del bergamotto e del gelsomino, solo per fare qualche esempio. Prende, dunque, corpo quello sviluppo organico dove trovano posto la positività e l’importanza dell’azione delle organizzazioni delle associazioni cooperative e il senso di responsabilità collettivo che questa assise ha il compito di rilanciare per un impegno serio e concreto, unica strada per garantire continuità d’impresa e prospettiva migliore per le nuove generazioni”.

IMBALZANO

“Il movimento cooperativo può costituire il vero valore aggiunto di una realtà economica, quella reggina e calabrese, ancora in mezzo al guado e che più di tante altre avverte da ormai da troppo tempo i segni di una crisi profonda di cui non si riesce una inversione di tendenza”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), nonché presidente della Commissione “Bilancio-Programmazione Economica-Attività Produttive”, partecipando questa mattina all’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria.

“Sostenere la cooperazione in simile contesto diventa, anche per la Regione Calabria, un interrogativo categorico a cui bisogna destinare un livello di risorse finanziarie non fini a se stesse, ma in grado di promuovere vero sviluppo e lavoro duraturo – rilancia Imbalzano -. Urge mettere in campo un sistema di norme, un vero testo unico che permetta al movimento stesso di porsi traguardi ambiziosi ed in questo senso abbiamo assunto l’impegno di proporre un disegno di legge che, nel colmare un vuoto legislativo non più giustificabile, vada a prefigurare la valorizzazione del comparto agroalimentare in cui vengano contemperati i bisogni del consumatore -che ha il diritto a tutelare la propria salute- e quelli di una imprenditoria che può esprimere livelli di eccellenza capaci di modificare l’immagine stereotipata di una Calabria piagnona e dimessa”.

NUCERA

“E’ proprio nei momenti di forte crisi economica che il sistema cooperativistico deve essere punto di riferimento per le imprese al fine di stimolare lo sviluppo economico e sociale dei paesi”.

E’ quanto dichiara il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera (Pdl), a margine dell’assemblea della Confcooperative-Unione provinciale di Reggio Calabria che si è tenuta nell’Aula “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella.

Nucera sottolinea il valore della cooperazione “non solo come strumento di coesione sociale con forte spinta solidaristica, ma anche e soprattutto come modello per aggregare settori produttivi e servizi alla persona in una visione di servizio al bene comune”.

Secondo il segretario-questore, “in una società che perde sempre più punti di riferimento, il modello cooperativistico deve essere riproposto con forza, non solo come mutualità fra gli aderenti, ma anche come modello conveniente ai fini di quello stimolo economico necessario per innestare processi di sviluppo innovativi in un sistema che oggi appare più che mai bloccato”.

“La cooperazione ha trovato sempre modelli di riferimento autorevoli nelle piccole e medie imprese diventando anche così – conclude Nucera – tessuto importante per la crescita economica e sociale”.

redazione@approdonews.it