Successo per asta dei bot
redazione | Il 13, Mar 2012
Draghi: “Tocca a Governi”
Successo per asta dei bot
Draghi: “Tocca a Governi”
(ANSA) Deciso calo per i rendimenti nell’asta Bot a tre e 12 mesi scesi a quota 0,492% contro l’1,9% di settembre 2001 e all’1,405% per l’annuale contro il 2,2% di febbraio. Buona la domanda, pari a 7,8 miliardi di euro contro un’offerta di 3,5 per i trimestrali e a 11,7 miliardi contro gli 8,5% offerti per gli annuali.
In particolare l’asta dei titoli trimestrali era la prima dal settembre 2011 poiché il Tesoro aveva cancellato quella prevista a novembre “per assenza di specifiche esigenze di cassa”. Nell’operazione odierna così i titoli con scadenza 15 giugno 2012 hanno visto una decisa richiesta pari a oltre il doppio dell’offerta (7,8 contro 3,5 miliardi) e tassi allo 0,492% contro l’1,9% di settembre. In discesa anche il tasso per titoli a 12 mesi, calato all’ 1,4% che si confronta con il 2,23% di febbraio, già peraltro in calo rispetto all’asta di gennaio (2,7%).
DRAGHI: DOPO BCE ORA TOCCA A GOVERNI FARE LAVORO – Spetta ai governi completare il lavoro della Banca centrale europea. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante un intervento a Parigi. Vediamo segni chiari e continui di stabilizzazione nella zona euro, anche se sono a livelli deboli di attività. Bisogna “approfittare di questa fase di stabilizzazione economica per continuare a progredire”, ha detto ancora Draghi, rivolgendosi a Stati e banche. “I fondi dati dalla Bce alle banche – ha sopttolineato – sono ora più accessibili alle famiglie e alle piccole imprese”. Il maxi-prestito concesso alle banche è di oltre 1.000 miliardi di euro. La Banca centrale europea mostrerà un impegno deciso per la stabilità dei prezzi.
“Vediamo segni chiari e continui di stabilizzazione nella zona euro, anche se sono a livelli deboli di attività”: così il presidente della Bce. Bisogna “approfittare di questa fase di stabilizzazione economica per continuare a progredire”, ha detto ancora, rivolgendosi a Stati e banche.
I fondi dati dalla Bce alle banche sono ora più accessibili alle famiglie e alle piccole imprese, ha spiegato Draghi descrivendo il maxi-prestito da oltre 1.000 miliardi di euro concesso alle banche.
La Banca centrale europea mostrerà un impegno deciso per la stabilità dei prezzi, ha aggiunto segnalando che la lotta all’inflazione comincia ad essere la priorità per la Bce dopo le politiche monetarie espansive.
Le banche devono usare l’attuale fase di stabilità finanziaria per rafforzare la propria solidità patrimoniale e, se necessario, devono trattenere gli utili anziché distribuirli agli azionisti. L’esortazione arriva dal presidente della Banca centrale euroepa.
La “competitività della zona euro nel mondo è buona ma servono degli aggiustamenti”. Draghi ha anche sottolineato che alcuni Paesi della zona euro “devono risanare il loro sistema finanziario per assicurare la propria stabilità finanziaria e quella della zona euro”. La “fiducia” contribuirà a portare la crescita nell’Ue, ha concluso Draghi.
“All’interno dell’area euro un certo numero di PAesi devono ritrovare e rafforzare la propria competitività, per il bene della loro prosperità e della stabilità della nostra unione monetaria”, ha detto Draghi chiedendo ai Paesi poco competitivi di “andare alla radice della perdita di competitvità, affrontandone le fonti e rilanciando le opportunità di crescita”.
WEIDMANN, CON MISURE STRAORDINARIE SI PRENDE TEMPO – “Con queste misure stiamo soltanto prendendo tempo”. Così presidente Bundesbank Jens Weidmann, sulla mega-asta Bce di fine febbraio. Per Weidmann i rischi delle banche centrali sono aumentati e occorre ridurre la dipendenza delle banche dall’EUrotower.
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