Nubifragi sull’area grecanica: Imbalzano chiede interventi urgenti
redazione | Il 14, Mar 2012
“Già nei giorni scorsi avevo attivamente partecipato a una riunione al Comune di Palizzi mobilitando, fin da subito, il Consorzio di Bonifica e richiedendo il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intera fascia ionica”
Nubifragi sull’area grecanica: Imbalzano chiede interventi urgenti
“Già nei giorni scorsi avevo attivamente partecipato a una riunione al Comune di Palizzi mobilitando, fin da subito, il Consorzio di Bonifica e richiedendo il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intera fascia ionica”
“I recenti nubifragi che si sono abbattuti sull’intera area ionica, ed in particolare su quella grecanica, impongono un pronto e adeguato intervento da parte delle Istituzioni sovracomunali a partire dalla Regione Calabria, la cui disponibilità si è già manifestata con l’azione tempestiva della Protezione civile regionale”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) che aggiunge: “Già nei giorni scorsi avevo attivamente partecipato a una riunione al Comune di Palizzi mobilitando, fin da subito, il Consorzio di Bonifica e richiedendo il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intera fascia ionica. Di recentissima attualità quanto accaduto nei Comuni del Basso Ionio e particolarmente grave il movimento franoso di contrada Limacà di Bova Marina che ha causato la chiusura della strada di collegamento con Bova superiore e reso inservibile il serbatoio per l’approvvigionamento idrico dello stesso Comune con tanto di disagi all’intero comprensorio”.
“Ebbene, alla luce di tutto ciò – rilancia Imbalzano – si capisce bene come siano indifferibili iniziative di primo intervento a cui, necessariamente, dovranno fare seguito misure più strutturali. Da questo punto di vista, va sottolineata l’operatività del vertice in Prefettura dal quale è emerso chiaramente che, ad una prima fase transitoria finalizzata a ridurre il disagio delle popolazioni interessate, debba necessariamente accompagnarsi la realizzazione di un acquedotto che assicuri il rifornimento delle popolazioni interessate e garantire il ripristino delle opere di viabilità e di difesa dal mare fortemente compromesse dagli eventi naturali che hanno così duramente provato il territorio grecanico”.