La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 22, Mar 2012
Monsignor Bux, vietato vietare! Sant’Agostino disse “Per uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell’intimo dell’uomo risiede la verità”
a cura di GIUSEPPE LAROSA
La lanterna di Diogene
Monsignor Bux, vietato vietare! Sant’Agostino disse “Per uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell’intimo dell’uomo risiede la verità”
di Giuseppe Larosa
Caro Vescovo Bux…..ti scrivo, così mi distraggo un po’…e siccome so che sei capace anche di fare delle cose “bruttine” contro i “suoi” fedeli, allora oltre a scriverti mi verrebbero in mente tante “belle paroline” da dirti mentre osservo la tua foto, così come il grande Totò li voleva dire in un suo famoso film mi distraggo al Fuhrer, ma queste me li tengo per me, nel mio intimo infinito così come è il suo Dio, quello dell’infinito.
Personalmente non nutro molte simpatie per la Chiesa ed i suoi “divieti”, le sue (inopportune) ingerenze né mi stanno particolarmente simpatici chi parla sempre con la Bibbia tra le mani, è una sorta a di repellenza dell’animo, però, visto che in una mia breve parentesi di vita ho fatto parte di quella comunità che veniva definita Gifra ed io ero un cosiddetto “araldino”, ma solo per poco tempo, poi mi sono reso conto che non era per me una strada fattibile ed ho subito mollato, non vorrei che a qualcuno gli venissero strane idee in testa, mi dispiacerebbe moltissimo. Quindi, chi le scrive lo consideri pure un “profano”.
Io non approvo i suoi divieti, li reputo fuori luogo, e penso che la Chiesa non può più permettersi di essere lontana dai propri fedeli né snobbare le loro necessità al passo con i tempi.
Perché vietare signor Vescovo Bux? Perché infierire così nei confronti di tradizioni cattoliche secolari? Perché per una volta, mette mano ai suoi cavilli notarli e la smetta una volta per tutte di vietare? Lei è riuscito a farmi andare d’accordo persino con il presidente dell’osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale, e le garantisco che era un’impresa ardua, ma lei ci è riuscito pienamente, perché approvo le sue parole quando scrive nel suo comunicato stampa di aiutarci a “a comprendere ragioni dogmatiche poste alla base delle sue decisioni vuol dire che ce ne faremo una ragione, ma se il tutto è legato a faccende “notarili” meglio sarebbe sbloccarle” e che sarebbe un’occasione “che la Chiesa ha per dimostrare la differenza che intercorre tra Dio e Cesare”. Condivido senza e senza ma.
Già l’altra volta abbiamo approfondito il tema dei divieti quando in maniera irresponsabile lei per dei cavilli della legge ecclesiastica aveva vietato persino la celebrazione della santa messa, poi preso da un’illuminazione si è redento rivedendo ogni sua presa di posizione ed ora che fa, ritorna alla carica con un’altra assurda baggianata, vietare le processioni ed addirittura semmai si dovessero fare chiedere il “permesso” alla parrocchia di san Giuseppe (sic!), come se si dovesse anche nella fede del Cristo ottemperare a dei cavilli burocratici stile pubblica amministrazione. Io penso proprio che la causa sia stata, e me lo auguro davvero, questo repentino cambio di stagione e che magari il caldo improvviso abbia dato un po’ alla testa….è così signor Vescovo Bux?
Oh vescovo Bux perché magari visto il bel tempo non si faccia una bella vacanza, magari in Puglia assaggiando squisite orecchiette e mozzarelline senza trascurare la famosa burrata? Perché credo che questa azione sa proprio di burrata avariata.
Ora, non lo dico per mere questioni di “patriottismo” ecclesiastico, lo dico per semplice buon senso e amore verso chi ha sempre offerto un sano contributo per la processione di S. Antonio e la storica “tredicina” di giugno, così come per la processione della Madonna Addolorata, tradizioni queste che hanno il sapore dell’antico e della devozione infinita, glielo chiedo affinché si metta una mano sulla coscienza, termine questo che lei sa sicuramente il suo significato profondo, mica fa il politico, e annulla la sua diciamo, direttiva del divieto e renda le cose più belle, sane, solari e genuine non tanto per le processioni ma per i fedeli devoti anche del suo Dio che non credo avrà le sue stesse idee di vietare una venerazione così come degli atti di fede.
Accolga le parole e le preghiere dei fedeli e dei credenti perché le parole sono importanti e fondamentali per trasmettere positività e bontà, lo diceva anche Sant’Agostino «Le parole non sono state inventate perché gli uomini s’ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all’altro la bontà dei propri pensieri», trasmetta anche lei la sua bontà.
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