Bilardi: “La scuola che sorgerà a Gallina è un contributo importante che la società politica, che governa la Città, ha voluto dare agli organismi regionali che governano lo sport, al fine di creare opportunità di crescita a quei tanti atleti calabresi che, con grandi sacrifici, creano attenzione e considerazione, in tutte le discipline”

Reggio, consegnati i lavori della Scuola regionale dello sport

Bilardi: “La scuola che sorgerà a Gallina è un contributo importante che la società politica, che governa la Città, ha voluto dare agli organismi regionali che governano lo sport, al fine di creare opportunità di crescita a quei tanti atleti calabresi che, con grandi sacrifici, creano attenzione e considerazione, in tutte le discipline”

“La consegna dei lavori della Scuola Regionale dello Sport di Reggio Calabria – voluta dalla Amministrazione Comunale Scopelliti e resa realizzabile dalla giunta Arena – concorre a rendere esclusiva l’offerta della Città Metropolitana per quanto attiene alle strutture sportive, promozionali, di immagine, dell’agonismo calabrese e dimostra la grande attenzione, nel solco della continuità, della maggioranza che da tre legislature governa il Municipio per la crescita sportiva e civile della nostra comunità.”

Lo afferma l’on.le Giovanni Bilardi, capogruppo regionale della “Lista Scopelliti” che aggiunge: “la scuola regionale dello sport è uno strumento fondamentale per la formazione delle giovani generazioni che devono essere educate ai valori basilari dell’agonismo che sono la lealtà, la solidarietà, la tenacia, il sacrificio e che devono concorrere – in concerto con gli insegnamenti della famiglia – a creare una generazione di uomini e di donne ammirevoli che sappiano “raccogliere il testimone” e ben operare ed affermarsi nella società.

La scuola che sorgerà a Gallina – ha detto Bilardi – è un contributo importante che la società politica, che governa la Città, ha voluto dare agli organismi regionali che governano lo sport, al fine di creare opportunità di crescita a quei tanti atleti calabresi che, con grandi sacrifici, creano attenzione e considerazione, in tutte le discipline, per l’impegno agonistico regionale, operando, tra l’altro, su di un territorio avaro di opportunità ed ove ogni risultato ottimale viene realizzato con abnegazione di istruttori, di dirigenti di federazioni, di famiglie.

Va ricordato – ha continuato l’on.le Bilardi – che la maggioranza regionale che governa la Calabria può vantare uno sportivo quale governatore e tale assioma ha trovato disponibilità e dedizione nei riguardi dello sport attraverso quell’ottimo, quel partecipato strumento legislativo che è la “legge regionale dello sport”, definita nella sua stesura finale e qualificata soltanto pochi giorni addietro a Palazzo Campanella. La legge sullo sport – di cui ci onoriamo di essere stati tra i primi firmatari – ha avuto, per scelta politica, una collegiale redazione perché ha attinto alle indicazioni provenienti dall’insieme del mondo dello sport . Ogni organo rappresentativo ed ogni federazione è stata sollecitata, in una visione consultiva, ad esprimere pareri ed a formulare idee e soluzioni, al fine di creare uno strumento, dopo decenni di leggine inesaustive, che potesse essere un canovaccio di sviluppo dei contesti sportivi presenti sul territorio.

Attendiamo ora che le società e le federazioni sportive facciano la loro parte esprimendosi al meglio nella programmazione delle iniziative, delle scelte, degli obiettivi che siano consoni all’impegno locale ed agli impegni legislativi che questa maggioranza di centrodestra sta esprimendo con determinazione nell’interesse dello sport e nell’interesse degli obiettivi perseguiti dagli assetti dirigenziali dell’agonismo calabrese. Ci attendiamo – ha continuato l’esponente di “Lista Scopelliti” – che le società sportive e le federazioni sappiano programmare quel “salto di qualità” dello sport calabrese che consenta nuovi e differenti prosceni, così da dare spessore ad una “politica del fare” che, scevra da vetrine, porti sensibili benefici al territorio e sostegno al mondo sportivo regionale. E’ un viatico – ha concluso Bilardi – che lanciamo alle istituzioni sportive regionali incitandole “a dare il meglio” – in ossequio anche ai tesserati – ascoltando le attese che provengono dalle federazioni perché esse interpretano i bisogni degli atleti, così determinando una concezione nuova e moderna della dirigenza al passo coi dettati della legge sullo sport che ha rivoluzionato e regolamentato il rapporto tra le due istituzioni. Ci attendiamo dalle società una strategia massiccia di promozione dello sport in quanto cultura di vita, abiurando qualche passerella e favorendo processi di rinnovamento e di rigenerazione che favoriscano un disegno impulsivo ed inneschino elementi di qualità allo sport calabrese.”

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