Si tratta del Greco di Bianco Doc e del Mantonico

I vini passiti della Locride grandi protagonisti del Vinitaly

Si tratta del Greco di Bianco Doc e del Mantonico

Dopo la partecipata conferenza stampa in Provincia, per la presentazione della Carta dei vini e la premiazione di produttori della provincia di Reggio Calabria, la Locride con i suoi vini, il Greco di Bianco Doc e il Mantonico, in trasferta al Vinitaly a Verona, per farsi conoscere e apprezzare, al di fuori dalla Regione.

Diverse le attività di promozione messe in campo per rendere al prodotto la giusta collocazione nazionale e non solo. Greco di Bianco e Mantonico, due vini che sono l’autentica storia del territorio nel quale vengono prodotti, hanno ritrovato nuovo slancio, dopo un periodo sicuramente non facile, tale che ha fatto rischiare di perderli, con la costituzione della “Megale Hellas – Associazione dei produttori del Greco di Bianco Doc e del Mantonico passito Locride Igt”.

Dopo la chiusura della “Cacib”, storica cooperativa dei produttori bianchesi, si sono diffusi vari stili di produzione fra i viticoltori di Bianco e Casignana i quali, da un po’ di tempo, hanno un punto di riferimento in questa nuova associazione, che conta ben quattordici professionisti del territorio. Accrescere la notorietà, la conoscenza, l’immagine e le possibilità commerciali di questi vini, sono tra gli scopi sociali dell’associazione. Ma anche valorizzare le produzioni degli associati mediante la formazione, l’organizzazione di seminari e convegni divulgativi, stimolare la solidarietà e la collaborazione fra gli associati anche attraverso la promozione di appositi accordi, convenzioni in ambito di filiera, svolgere azioni di tutela, promozione e pubblicità, per favorire l’affermazione sui mercati nazionali ed esteri del Greco di Bianco Doc e del Mantonico Passito Igt Locride. Non dimenticando di promuovere ricerche e studi sulla viticoltura nell’ambito dei territori di produzione.

Mantonico e Greco di Bianco non sono due prodotti comuni, sono espressione della identità, della ricchezza culturale del territorio, la quale, prima di ogni altra cosa, non deve essere dimenticata. Ben vengano iniziative del genere questo vino che, a berlo racconta la tradizione di questa terra, deve poter essere apprezzato dai cultori del settore, al pari di grandi vini che sono riusciti, con la sapienza dei produttori e delle istituzioni, a farsi conoscere, come è giusto che sia.

Fortemente convinto delle potenzialità dei due passiti è Pierfrancesco Multari, delegato per la Locride dell’Associazione Italiana Sommeliers. «E’ arrivato il momento di accendere i riflettori su questi due grandi vini passiti – precisa Multari – che per storia ed eccellenza produttiva non hanno niente da invidiare ai grandi vini italiani. La nostra delegazione è fortemente impegnata nella diffusione presso operatori di settore ed appassionati di queste realtà produttive. Stiamo già pensando alla programmazione della nuova edizione di “Mosaici diVini” la manifestazione che, nel settembre scorso, ha richiamato a Bianco e Casignana centinaia di esperti di vino da tutta la Calabria, i quali hanno potuto vedere dal vivo le uve in appassimento. Contiamo quest’anno di allargare la manifestazione a momenti scientifici e di turismo enogastronomico di particolare interesse per esperti ed appassionati».

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