I sindaci della Locride chiedono un incontro a Napolitano. “Interventi o dimissioni di massa”
redazione | Il 11, Apr 2012
Da Lanzetta nessun passo indietro. Domani Bersani e antimafia
I sindaci della Locride chiedono un incontro a Napolitano. “Interventi o dimissioni di massa”
Da Lanzetta nessun passo indietro. Domani Bersani e antimafia
(ANSA) – MONASTERACE (REGGIO CALABRIA) – I sindaci della Locride sono sul piede di guerra e rivolgono un appello al Capo dello Stato per chiedere interventi contro la criminalità e per la tutela degli amministratori degli enti locali. E se nel giro di un mese non ci saranno fatti concreti i primi cittadini sono pronti a riconsegnare in massa le fasce tricolori. La decisione del sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, di lasciare il suo incarico dopo una serie di intimidazioni ha provocato una sorta di effetto domino ed ora anche gli altri primi cittadini, molti dei quali non sono stati risparmiati dalle minacce della criminalità, hanno deciso di lanciare un giro d’allarme con la speranza che venga raccolto dal Quirinale. Stamane per oltre quattro ore i sindaci si sono confrontati sulla situazione che vivono gli amministratori nella locride. Hanno dibattuto con forza e con toni accesi ma alla fine la decisione è giunta all’unanimità: “se non ci saranno interventi concreti in un mese – affermano i sindaci – siamo pronti a dimetterci in massa”. Una protesta simile i sindaci della Locride l’avevano attuata nel giugno 1989 quando la mamma di Cesare Casella si trasferì in Calabria per chiedere il rilascio di suo figlio sequestrato dalla ‘ndrangheta. Anche in quella circostanza la protesta dei primi cittadini era contro lo Stato definito ‘latitanté. Ad illustrare gli esiti della riunione è stato oggi il coordinatore dei sindaci della locride e primo cittadino di Caulonia, Ilario Amendolia, il quale ha annunciato che è stato chiesto un incontro con “il Capo dello Stato al quale vogliamo illustrare la situazione in cui operano i sindaci della Locride. Chiederemo a Napolitano un contrasto maggiore alla criminalità e più tutele per gli amministratori degli enti locali”.
Un primo bilancio sarà fatto a maggio quando i primi cittadini valuteranno le iniziative prese dallo Stato. Gli amministratori della Locride hanno rivolto anche un accorato appello a Maria Carmela Lanzetta perché “congeli le sue dimissioni – ha detto il sindaco di Roccella Jonica, Giuseppe Certomà – in attesa di vedere se ci saranno dei frutti concretti alla nostra mobilitazione”. Nelle scorse ore a lanciare il grido d’allarme era stato anche il vescovo di Locri, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, il quale aveva ricordato che “sento i sindaci che mi dicono: ma chi me lo fa fare? i Comuni che devono amministrare? Fame, miseria, debiti, questa è la realtà”. Nonostante le sollecitazione di questi ultimi giorni il sindaco Lanzetta tira dritto per la sua strada e conferma le sue dimissioni. “Per il momento – afferma Lanzetta – da parte mia non c’é nessun passo indietro. La posizione dei colleghi sindaci della Locride è comunque ottima. La riunione di oggi è stata positiva, ora vedremo cosa accadrà”. Sulla vicenda di Monasterace la politica non intende spegnere i riflettori tanto che domani arriva il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, che incontrerà il sindaco Lanzetta. Nel pomeriggio sarà la volta di una delegazione della commissione parlamentare antimafia. Il Presidente di Legautonomie, Mario Maiolo, ha intanto rivolto un appello affinché il parlamento “approvi la proposta di legge per l’istituzione della commissione d’inchiesta sulle intimidazioni agli amministratori locali”.
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