Reggio Calabria, dibattito pubblico sul tema dei trasporti
redazione | Il 18, Apr 2012
All’iniziativa di Sel presenti le parte sociali ed esperti del settore
di Silvio Maragucci
Reggio Calabria, dibattito pubblico sul tema dei trasporti
All’iniziativa di Sel presenti le parte sociali ed esperti del settore
REGGIO CALABRIA – Nel pomeriggio di ieri, presso il salone degli industriali di Reggio Calabria, Sinistra Ecologia e Libera ha organizzato e diretto un dibattito pubblico sul tema dei trasporti in Calabria.
Modera l’incontro Laura Cirella , coordinatrice provinciale del partito. La breve , ma preziosa , introduzione a cura di Nino Malara , Presidente dell’assemblea provinciale di Sel, si concentra maggiormente su un dato allarmante,oramai documentato,che riguarda il sud , ma ancor di più, la nostra regione. “Il mondo dei trasporti pubblici locali, sostiene Malara, è quasi al collasso definitivo. Un semplice e breve viaggio in treno, di pochi chilometri, si trasforma in una odissea senza fine . Idem per l’aeroporto dello stretto, che non è in grado di garantire i servizi sufficienti agli utenti , i quali troppo spesso devono rinunciare a voli incredibilmente costosi. La situazione è molto più grave di quello che sembra; motivo per cui chiediamo alle istituzioni e ai sindacati di aprire una vertenza con la regione affinché si utilizzino i fondi, inizialmente destinati all’utopistico e inutile ponte sullo stretto, per risolvere questi problemi che sono ormai atavici”. In conclusione sostiene che:” sei sono i punti centrali e sui quali intendiamo richiamare l’attenzione: 1)completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria; 2) interventi strutturali sulla statale 106 ; 3) il completamento dell’alta velocità da Battipaglia a Reggio ; 4) rilancio del porto di Gioia Tauro ; 5) potenziare e rendere efficienti i collegamenti sullo stretto ; 6) rendere competitivo l’aeroporto dello stretto. I trasporti nell’area dello stretto dovranno avere un ruolo fondamentale e strategico per lo sviluppo del territorio che potrà portare una crescita economica ed occupazionale”.
La parola viene passata all’ Ing. Domenico Gattuso, Docente Università Mediterranea Reggio Calabria. Il professore ci tiene a precisare un concetto centrale per il dibattito : “Troppo spesso , qualcuno , intende classificare i trasporti come un vuoto a perdere, uno spreco. Niente di più sbagliato. Trasporti significa economia, sviluppo territoriale, opportunità turistica. Basta con l’attuale modello di sviluppo- continua il docente- che non produce nulla di positivo. Bisogna darsi delle priorità e costruire un nuovo modello che dia un futuro a questa terra. Dobbiamo abbandonare la logica delle grandi opere: il ponte sullo stretto ,obiettivo abbandonato anche dalla comunità europea, è un progetto deficitario per molti aspetti. Se uno studente avesse preparato un progetto simile l’avrei indubbiamente bocciato per le ovvie carenze tecnico-strutturali”. L’ing. Gattuso prende di mira anche i lavori per la nuova linea ferroviaria Torino-lione, definendoli “inutile dispendio di denaro pubblico”.Prosegue il Professore : ” Se si chiede agli operatori di settore, vi accorgerete che , per loro , risparmiare un’ora di tempo su quel tragitto non interessa affatto. Non possiamo più permetterci di sfamare le grandi imprese del cemento , dell’affarismo e della corruzione. Abbiamo fame di cose concrete e realmente utili”. Gattuso consiglia di associare allo slogan No Tav un altro motto : si tes : si al trasporto equo-sostenibile. Bisogna attuare interventi, trasporti e servizi tali da produrre qualità della vita alle future generazioni. È necessario pensare a piani , non solo cartacei, ma attuabili in concreto come un piano urbano della mobilità, un piano della viabilità , della sicurezza, un piano urbano del traffico e piano regionale dei trasporti , nel nostro territorio del tutto assenti. Oggi esistono tecniche e tecnologiche per mettere in sicurezza strade vecchie di 60 anni assai pericolose , esistenti al centro delle città calabresi. Conclude il professore affermando : “È indispensabile valorizzare la competenza per dare spazio a gente qualificata che possa risollevare le sorti della nostra regione e garantire alle generazioni che verranno un futuro più organizzato e vivibile”.
È la volta di Nino Zumbo, coordinatore regionale di Slega la Calabria, il quale riprendendo le fila del discorso precedente, pone l’attenzione sulle responsabilità della classe dirigente locale, incapace di gestire qualsivoglia problema in tema di trasporti. Relativamente ai trasporti aerei , Zumbo dichiara : “Mantenere tre società di gestione per tre aeroporti diversi, non tutti dotati di ottima salute, è uno spreco di denaro pubblico immenso. Noi meridionali non siamo abituati a stare dentro ai processi che avvengono a livello europeo e nazionale,li subiamo passivamente senza alcuna reazione. È pur vero che la competenza istituzionale deve essere trasferita alle forze intermedie per creare ‘massa critica’ e coinvolgere la cittadinanza. Niente di tutto questo è presente nel nostro territorio”. La situazione è tale per cui rischiamo di essere esclusi dai corridoi internazionali ed europei che tagliano di netto le regioni del sud Italia e nello specifico la regione Calabria, senza che la classe dirigente si preoccupi di questa marginale posizione che probabilmente occuperemo. In fine Zumbo sostiene che ” Non ci si può sempre lamentare con Roma. I problemi noi li abbiamo in casa nostra e oggi le forze politiche calabresi contestualmente alle associazioni sindacali, hanno il dovere di sviluppare un impegno in direzione opposta a quella attuale. Mi auguro che ognuno di noi, in coscienza, possa rendersi conto e fare qualcosa per cambiare lo stato attuale delle cose per non diventare , sempre più, sud del sud”.
Ultimo intervento è affidato ad Andrea di Martino, coordinatore regionale di Sel. Tirando le fila di quanto detto da chi lo ha preceduto , di Marino ribadisce con vigore quanto segue : “Riprendiamoci e rendiamo nostra l’idea di unità nazionale, ignorando la mentalità leghista. L’unità è l’occasione per poter colmare il gap, non solo economico, tra nord e sud e la Calabria deve approfittare della crisi ,punto di rottura di una fase precedente e fallimentare, per costruire investimenti e creare alternative. Questa è la sfida su cui noi dobbiamo scommettere, e abbiamo l’obbligo morale di proporci noi calabresi come portatori di un’altra idea di paese”.
In chiusura intervengono i vari rappresentanti dei sindacati presenti all’incontro. Attilio Scali FILT – CGIL, Mimmo Giordano FIT – CISL, Pino Bartolo UILTRASPORTI, Angelo Chirico UGL – FERROVIE, Alfredo Federici ORSA – FERROVIE, Enzo Rogolino FAST – FERROVIE. All’unisono , le parti sociali, esprimono un comune pensiero condiviso con quelli espressi nel corso degli interventi precedenti, evidenziando, con forza, la necessità di fare scelte coraggiose anche ‘scioccanti’ per cambiare rotta ed allontanarsi da una probabile deriva ,verso la quale noi calabresi , se nulla viene fatto, presumibilmente siamo destinati.
Il malfunzionamento della rete dei trasporti è evidente .Strade disastrose, autostrade perennemente ‘cantierizzate’ , tagli ai treni a lunga percorrenza, tagli a tutte le tratte di trasporto ferroviario, un servizio di trasporti aerei poco accessibile. Per questi motivi è indispensabile organizzare incontri come quello ideato da Sel per non dimenticare ed affrontare un tema scottante e quanto mai attuale per il nostro territorio.
Silvio Maragucci.
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