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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

| Il 05, Mag 2012

Mogli infedeli? Uccidete un falco pecchiaiolo. La mattanza tra stupidità e superstizioni

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

Mogli infedeli? Uccidete un falco pecchiaiolo. La mattanza tra stupidità e superstizioni

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

 

Cosa fa per scongiurare un ipotetico tradimento della propria moglie? Ammazza i falchi. Non è una barzelletta, ma è una delle tante stupide superstizioni cui l’uomo è assoggettato. Parlo degli uomini stupidi, quelli che pensano che la loro libertà mentale combacia con il cervello di un bradipo. Ma la cosa che più ti fa pensare e che ci riporta sempre agli onori della cronaca questa attività si svolge in Calabria e precisamente nella provincia di Reggio Calabria durante la migrazione di questi rapaci dall’Africa all’Europa si svolge una vera e propria mattanza di questa specie di rapace chiamato falco pecchiaiolo, specie protetta fin dagli inizi degli anni settanta.

Si stimano circa cinquemila falchi nella fase di migrazione e che molti bracconieri (imbecilli) hanno sparato a raffica con i loro fucili ammazzandone circa cento in soli ventiquattro ore. E tutto perché? Per una imbecille (come chi crede a queste corbellerie) che pensa che ammazzando un falco la moglie non lo tradirà. Ma questi, si sono mai chiesti, chissà magari, mentre loro sono alle prese con la loro attività di mattanza le proprie moglie non stanno facendo “colazioni di lavoro” con un altro che magari i falchi li protegge? O magari con l’idraulico che è andato ad aggiustare una loro tubatura in casa o meglio con il macellaio che di falchi nella sua bottega non ne vende?

E non pensate che questa credenza sia solo circoscritta nel meridione, no, pensate che c’è qualcuno che arriva persino dal lontano Piemonte, precisamente dove la Lega “ce l’ha duro” per seguire questa assurda superstizione e quindi scampare il pericolo di una moglie infedele.

Ma le mogli di questi “frustrati” cosa pensano dei loro mariti, a loro mi piacerebbe rivolgermi e chiedere se sono al corrente di questa credenza dei loro mariti e magari cosa ne pensano a tal proposito, e se valeva la pena sposarsi con dei bracconieri che imbracciano un fucile per custodire la loro fedeltà coniugale. Certo sono domande che non hanno il giusto senso del concreto e del dialogo ma solo dell’orrido e della condanna senza principi di sorta.

Le frustrazioni umane sono un dramma per la società specie se la cultura che viene divulgata ci porta a fare queste riflessioni che poco hanno a che fare con lo sviluppo civile e del rispetto nei confronti degli animali.

È pur vero che il grande Sacha Guitri disse che “Ci sono donne la cui infedeltà è l’unico legame che le unisce ancora al marito”, quindi sarebbe meglio dedicarsi altro, cari mariti!

Meno male, in mezzo a queste stupide credenze, a cercare di debellare questa mattanza c’è il Nucleo operativo antibracconaggio del Corpo Forestale dello Stato oltre ai volontari del Lipu (lega italiana protezione uccelli), in cui effettuano un controllo straordinario del territorio.

lalanternadidiogene@approdonews.it