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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Manager gambizzato, pista terrorismo

Manager gambizzato, pista terrorismo

| Il 08, Mag 2012

Attesa rivendicazione. Analisi tabulati e celle. Roberto Adinolfi ha trascorso notte tranquilla, sta bene. Ritrovata la moto dell’agguato. Cancellieri: “Fatto che preoccupa”. Fornero: ‘Non si commenta’

Manager gambizzato, pista terrorismo

Attesa rivendicazione. Analisi tabulati e celle. Roberto Adinolfi ha trascorso notte tranquilla, sta bene. Ritrovata la moto dell’agguato. Cancellieri: “Fatto che preoccupa”. Fornero: ‘Non si commenta’

 

 

(ANSA) GENOVA – L’Ad di Ansaldo nucleare Roberto Adinolfi, gambizzato ieri mattina davanti casa a Genova, “ha passato la notte tranquilla e sta bene. La ferita è pulita e presto sarà a casa”. Lo ha detto il professor Federico Santolini, il primario di ortopedia all’ospedale San Martino che ha operato il dirigente. “Adinolfi non vuol parlare di quanto accaduto – ha detto Santolini, che di Adinolfi è amico personale – né rilascia o ha rilasciato interviste. Non parlerà di quanto è successo”.

ANALISI TABULATI E CELLE TELEFONICHE – Gli investigatori che indagano sul ferimento di Roberto Adinolfi acquisiranno i tabulati telefoni e il traffico sulle celle che ‘coprono’ la zona in cui è stato gambizzato l’amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare. A 24 ore dall’agguato di Genova, gli investigatori e gli inquirenti stanno ancora cercando di far luce sul movente di quello che viene definito un gesto “altamente simbolico”. Escluso il movente personale e, stando a quanto si apprende, anche quello riconducibile all’attività lavorativa di Adinolfi, restano due le piste privilegiate: quella legata ad una matrice marxista-leninista e quella riconducibile a eco-terroristi, più vicini all’area anarchica. Anche se al momento gli investigatori e gli inquirenti non hanno in mano elementi concreti che supportino queste ipotesi; nè, tantomeno, è arrivata una rivendicazione che possa in qualche modo aiutare a far luce sull’attentato. In attesa che arrivi la rivendicazione, se arriverà, si sta dunque acquisendo tutto il traffico telefonico registrato dalle celle che coprono la zona dell’agguato, in modo da identificare tutti i telefoni che sono transitati in quell’area ieri mattina attorno alle 8. Gli investigatori acquisiranno inoltre i tabulati telefonici di Adinolfi e delle persone a lui più vicine, per verificare se dalle chiamate fatte o ricevute possano emergere elementi utili alle indagini.

INVESTIGATORI, ATTENDIAMO RIVENDICAZIONE – Gli investigatori attendono la rivendicazione della gambizzazione, sicuri che potrebbe arrivare entro domani. “Se non arriva entro domani possiamo parlare di un’anomalia – ha detto uno degli investigatori che per anni ha combattuto le Brigate rosse e che adesso è impegnato sul caso Adinolfi -. Ma questo ‘ritardo’ è fisiologico: per poter rivendicare un’azione é necessario assicurarsi che chi l’ha compiuta sia al sicuro”. Secondo gli investigatori il documento “dovrà spiegare l’azione. Non è detto che si tratti di un’organizzazione già strutturata ma di una cellula che con questo attentato chiede ai brigatisti irriducibili ancora in carcere una sorta di ‘riconoscimento’ come è già successo con le nuove Brigate rosse guidate da Nadia Lioce”.