Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 25 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Lamezia: consiglio straordinario per salvare Tribunale e Procura

Lamezia: consiglio straordinario per salvare Tribunale e Procura

| Il 21, Mag 2012

Giunta e Assise cittadina approvano la delibera da presentare al Governo per mantenere in vita il palazzo di giustizia della terza città della Calabria

di ANTONIETTA BRUNO

Lamezia: consiglio straordinario per salvare Tribunale e Procura

Giunta e Assise cittadina approvano la delibera da presentare al Governo per mantenere in vita il palazzo di giustizia della terza città della Calabria

 

di Antonietta Bruno

 

 

Il Consiglio comunale di Lamezia Terme ha votato all’unanimità la delibera “Salva tribunale” già approvata nei giorni scorsi dalla Giunta e impostata, nei punti salienti, in accordo coi capigruppo dei partiti. Una delibera, quella a difesa del tribunale di Lamezia Terme che rischia oggi la soppressione per via dell’applicazione dell’articolo 1 – comma 2 (legge 148/2011), sulla “riorganizzare e distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari”, e che non può essere applicata alla realtà lametina in quanto non collimante con quel criterio di pianificazione generale della giustizia.

Criteri, che come più volte reclamato dalla classe politica lametina, dai rappresentanti degli avvocati presenti anche questa mattina alla seduta straordinaria ed urgente dell’Assise lametina, dalle associazioni per la legalità e dall’intera comunità, “non stanno in piedi e non sono obiettivi”.

E questo, come sottolineato ancora dal sindaco Gianni Speranza, a partire dall’individuazione di Vibo Valentia. Provincia calabrese anch’essa a rischio accorpamento per la cancellazione proclamata dal Parlamento che mira a “cancellare” gli enti intermedi.

Quello che anche questa mattina si è ribadito, poco avere osservato un minuto di silenzio in onore alle vittime del recente sisma e dell’esplosione del potente ordigno fatto esplodere dinnanzi ad un istituto scolastico e che è costato la vita alla giovanissima Melissa Bassi, è stato il fatto che Lamezia, per la sua centralità, importanza e presenza criminale, esce di diritto fuori dai canoni di soppressione.

Nello specifico, quanto ritenuto contrario dal dettame, e quindi sostenuto e approvato dall’Amministrazione comunale attraverso un documento unitario che sarà a breve presentato al Governo, è il fatto che la città di Lamezia si estende su una superficie di 160,24 km. quadrati, superiore a quella del capoluogo di Regione (Catanzaro) che ha una superficie di 111,34 km. quadrati, di Cosenza ( 37,24 km. quadrati) di Vibo Valentia (46,24 km quadrati). Il circondario del Tribunale comprende 26 Comuni e si estende su una superficie pressoché corrispondente a quella del circondario di Catanzaro. Inoltre, si sta parlando della terza città della Calabria che ha un numero di abitanti (70.223), sui dati del censimento 2011, superiore a quello di Cosenza (70.004), di Crotone (59.050) e di Vibo Valentia (31.543). Vi risiedono un numero di famiglie (26.661) superiore a quello di Crotone (21.526) e (11.482) di Vibo Valentia.

A questo si aggiunga ancora che Lamezia una delle capitali economiche dell’intera regione Calabria. Come è univocamente ricavabile dal numero degli istituti bancari che operano sul suo territorio. Sono 20 a fronte dei 19 di Crotone e dei 9 di Vibo Valentia. Attrae, in relazione all’elevato indice di infrastrutturazione, la popolazione scolastica di territori anche extra-compensoriale. Operano infatti nella città n. 114 Istituti scolastici (quarta città della Regione, dopo i 325 di Reggio, i 182 di Catanzaro e i 118 di Cosenza); a fronte degli 85 di Vibo e degli 83 di Crotone.

E ancora: la città, posta al centro del territorio regionale, rappresenta il nodo viario strategico dell’intera Regione ed è sede del più importante insediamento aeroportuale della Calabria e uno dei più importanti dell’intero Mezzogiorno. L’aeroporto movimenta oltre 2.000.000 di passeggeri all’anno, a fronte dei 122.000 del “Sant’Anna” di Crotone e dei 500.000 del “Tito Minniti” di Reggio Calabria.

Da non dimenticare poi lì’alto tasso della criminalità organizzata, i carichi di lavoro e l’indice delle sopravvenienze, intendendosi per queste, gli affari penali e civili che gravano sulle spalle di ogni singolo magistrato.

Per tutti questi motivi, l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme, ha deliberato in Giunta prima e in Consiglio quest’oggi, le motivazioni della non sopprimibilità del Tribunale di Lamezia Terme e della sua Procura, chiede al Ministro della Giustizia di rivedere il suo piano di accorpamento affinché il Tribunale venga mantenuto in vita.

Il sindaco Speranza, ha annunciato altresì, che fino a quando non ci saranno rassicurazioni in merito, non prenderà parte a nessuna manifestazione calabrese a difesa di palazzi di giustizia e Procure, eccetto il fatto che non si sbocchi prima la questione di Lamezia. “E’ e deve essere Lamezia la prima città salvata da questi tagli”. A favore del mantenimento del Palazzo di Giustizia, l’Amministrazione Comunale ha anche precisato di farsi carico di eventuali spese circa la ristrutturazione della sede o, in alternativa dell’individuazione di una nuova struttura che ne possa ospitare gli uffici.

redazione@approdonews.it