Maggio dei libri: a Lamezia la presentazione dell’edizione italiana di “Nord e sud” di Elizabeth Gaskell
redazione | Il 28, Mag 2012
Mercoledì 30 maggio, alle ore 18.30, nella biblioteca comunale di Palazzo Nicotera
Maggio dei libri: a Lamezia la presentazione dell’edizione italiana di “Nord e sud” di Elizabeth Gaskell
Mercoledì 30 maggio, alle ore 18.30, nella biblioteca comunale di Palazzo Nicotera
Per il Maggio dei Libri 2012, l’editrice lametina e curatrice del libro Valeria Mastroianni presenta alla sua città la prima edizione italiana di un romanzo capolavoro della letteratura europea, curato e pubblicato dalla nuova agenzia e casa editrice “Jo March Agenzia Letteraria”: neonata attività editoriale tutta al femminile, con sede in Umbria, che ha conquistato librerie e lettori in tutta Italia vendendo più di 1600 copie in pochi mesi.
Una presentazione particolarmente voluta e sentita per condividere con la città di Lamezia Terme il piccolo successo imprenditoriale di un’attività nuova e indipendente, per metà umbra e per metà lametina, che ha sfidato il mercato editoriale
e investito studio ed energie per tradurre ed editare un romanzo di straordinaria modernità e forza comunicativa. Prefato da Marisa Sestito, prima ad aver tradotto altre opere della Gaskell in Italia e una delle maggiori studiose e traduttrici italiane (Agnes Grey di Anne Brontë, Storie di bimbe, di donne, di streghe e Cranford di Elizabeth Gaskell, La sostanza
dell’ombra, Grandi Speranze, L’invasato e il patto del fantasma, Il mistero di Edwin Drood di Charles Dickens, La signora Dalloway di Virginia Woolf, in uscita a giugno), testi teatrali del Seicento, testi di drammaturgia contemporanea), il romanzo
vittoriano, atteso da centocinquant’anni nella nostra lingua, è stato ora tradotto da Laura Pecoraro insieme alla revisione e curatela di Lorenza Ricci e Valeria Mastroianni (autrici di cronologia, apparato di note e curatrici della resa italiana). Ironica, commovente, energica la scrittura di Elizabeth Gaskell che travolge il lettore nel racconto di un percorso di conoscenza e crescita, quello della giovane Margaret Hale. Figlia di un pastore anglicano in crisi che si vede costretto ad abbandonare la canonica in cui svolge il proprio ufficio trascinando con sé l’intera e recalcitrante famiglia, l’eroina fa buon viso a cattivo gioco e, con stupore, “vuole” scoprire il nuovo da esplorare. Perché Margaret non è una bambolina capricciosa, piuttosto è
perdutamente innamorata della canonica, del verde brillante dei boschi, dei visi familiari della sua gente, dell’aria salubre della fiabesca Helstone, nel Sud dell’Inghilterra dove la famiglia Hale ha sempre vissuto; eppure è una donna moderna e, pur rimpiangendo il grembo naturale e incontaminato in cui è cresciuta, affronta con risolutezza la necessità del trasferimento. Trasferimento che è “stravolgimento”, se la meta è la grigia “Miltorn-Northern”, al Nord, un dedalo di strade polverose e ciminiere in cui il ritmo dell’esistenza è decisamente un altro.
L’umanità con cui Margaret si ritrova a dover fare i conti è arrabbiata e in lotta. Milton è in piena espansione industriale: donne, uomini e bambini sono operai in pessime condizioni di vita che popolano quartieri degradati e bui. Ma non per questo
sono meno capaci di rapporti autentici. Decisa a penetrare “dall’interno” le motivazioni degli operai inferociti, Margaret si intrufola nelle stradine affollate e nelle loro case, finendo per diventare amica intima del sindacalista Nicholas Higgins
e della struggente figlia Bessy, oramai in fin di vita. La controparte è il padronato manifatturiero, di cui Margaret frequenta uno degli esponenti più illuminati, Thornton. L’industriale, uno degli uomini più apprezzati e stimati di Milton, si è fatto
da sé e nasconde una tenerezza di sentimenti che non ha mai imparato a esprimere, colpevole una madre austera. Gli operai di Milton, così come i “gentiluomini” dell’alta società industriale, incarnano due facce della stessa medaglia, espressioni di
due mondi in difficoltà, per i quali la Gaskell auspica una felice congiunzione, un armonico equilibrio incarnato proprio dalla giovane protagonista, che si fa mediatrice tra le parti in lotta. Margaret, pietosa e devota, volitiva e combattiva, sorprende per il temperamento e la capacità di adattamento ai tempi moderni, e al contempo per la sua fede sconfinata, che le consente di non perdere mai la speranza nella conciliazione e nella giustizia.
“Nord e Sud”, dopo il successo al Salone del Libro di Torino (il romanzo ha venduto il maggior numero di copie tra tutti gli editori ospiti dello stand della Regione Umbria), per l’occasione presentato dalla scrittrice Chiara Valerio (autrice e giornalista su Il Sole 24Ore, L’Unità, Vanity Fair, Nazione Indiana, Radio 3), ha da poco ottenuto la prestigiosa segnalazione al “Premio Monselice per la Traduzione” nella sezione “Premio Traverso Opera Prima”. L’idea di tradurre Nord e Sud fa capo al progetto di Atlantide: affascinate dalla celebre leggenda della misteriosa isola “figlia di Atlante” sprofondata negli abissi, di platoniana memoria, è stato recuperato un riferimento culturale da secoli suggestivo e accattivante. Anche in letteratura molti tesori sono ancora sommersi, mai tradotti nella nostra lingua o dimenticati e non più editati da tempo, ma non per questo, se
fatti emergere, non svelerebbero ancora la loro bellezza intrinseca. Come gli archeologi e gli storici di tutti i tempi che hanno ipotizzato la reale esistenza della potenza antica, tentando di localizzarla e di darle vita, così la Jo March tenta di far
affiorare qualcosa che merita attenzione, studio, approfondimento. Nord e Sud è dunque la prima uscita di una collana che intende procedere con continuità ma anche con un ritmo disteso, dettato dallo studio e dalla ricerca, prima che dal mercato, o perlomeno cercando di trovare un giusto compromesso con la velocità propria dell’editoria che non tolga niente alla qualità. In parallelo, Jo March Agenzia Letteraria seleziona autori emergenti nel campo della narrativa per proporli alle case editrici.
Valeria Mastroianni:
Lametina, classe ’83. Ha studiato prima “Lettere” e poi “Storia, filologia e analisi del testo letterario” a Perugia, laureandosi con una tesi su L’agnese va a morire (nel 2005), e specializzandosi sui testi memorialistici della Resistenza (Giovanni Pesce e Gianbattista Lazagna in particolare, analizzando i fattori culturali, politici e storici che spiegano la rieditazione delle opere al
finire dei Sessanta) con Franco Petroni (nel 2008). Nel 2008 ha lavorato come stagista nella redazione della Morlacchi Editore, mentre a partire dal 2009 ha lavorato nelle Biblioteche di pubblica lettura del Comune di Perugia; nel 2010 ha collaborato alla redazione di una rivista di approfondimento culturale interna all’Assessorato alla cultura del Comune di Perugia, occupandosi
in parallelo delle presentazioni dei libri; ha lavorato con la casa editrice Aguaplano-Officina del libro di Perugia e con la Murena Letteraria di Firenze. Nell’anno accademico 2009/2010 ha vinto il dottorato di ricerca in “Italianistica e letterature comparate” nell’Università di Perugia (attualmente iscritta al terzo anno). Ha svolto tre incarichi di docenza in “Laboratorio di Lingua italiana e scrittura” nell’Università di Perugia e svolge attività di supporto agli studenti laureandi, affiancando il prof. Massimiliano Tortora. Da settembre 2010 a maggio 2011, nell’ambito del progetto didattico “Danilo Dolci, una rivoluzione nonviolenta” voluto dalla “Associazione David e Maria Russell – Right Profit”, ha affiancato la dott.ssa Margherita Gianfreda per l’ufficio stampa della rassegna e curato le lezioni di preparazione sull’opera e il pensiero di Danilo Dolci per gli studenti delle scuole coinvolte (ospiti della rassegna Antonio Ingroia, Giulio Cavalli, Alberto Castiglione, Giovanni
Impastato e Marco Tullio Giordana). Il progetto didattico ha ottenuto il riconoscimento del Quirinale per l’alto valore etico e culturale delle iniziative. Ha partecipato a due convegni (in attesa di pubblicazione gli atti): “Luigi Baldacci (1930-2002)”, con un intervento sulla critica di Baldacci a Federigo Tozzi (“Federigo Tozzi nelle pagine critiche di Luigi Baldacci”, aprile 2011); mentre lo scorso febbraio, nell’ambito di un convegno di studi sulla poesia (Perugia, 1 febbraio 2012) è intervenuta con un saggio su “La sperimentazione contemporanea e il dibattito critico”. Durante questo lasso di tempo, a partire dal 2009, ha preso forma il progetto della Jo March insieme a Lorenza Ricci, con la quale svolge il lavoro di redazione, selezione dei testi esordienti, studio e traduzione, comunicazione, ufficio stampa, relazioni con gli editori.
Lorenza Ricci:
Nata, cresciuta e tuttora residente a Città di Castello. Classe 1980. Ha studiato Semiotica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, laureandosi con il prof. Pierluigi Basso e la prof. Mariella Lorusso; e specializzandosi nel 2006 in Semiotica della Cultura con una tesi sulla scrittura autobiografica (con una ricerca condotta sui testi dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano). Subito dopo la Laurea, ha svolto un tirocinio formativo di sei mesi presso la
Casa Editrice Morlacchi di Perugia, azienda dalla quale è stata assunta l’anno successivo. Nel 2007 ha collaborato con il Centro di Ricerca “Consorzio Cresci” di Perugia, curandone le pubblicazioni. Dal dicembre 2007 al dicembre 2010 ha lavorato come redattrice presso la casa editrice Morlacchi, divenendo nel 2009 responsabile del settore Narrativa. Nel 2008 è stata ammessa alla Scuola di Archivistica, Diplomatica e Paleografia presso l’Archivio di Stato di Perugia. Dal 2009 collabora
con la casa editrice Sarapar di Perugia (per la Collana “Perugia Mistery” e per il concorso di scrittura “Giallo Perugino” bandito in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia). Dal 2010 collabora con la Regione Umbria per l’organizzazione della manifestazione UmbriaLibri, curando in particolare il Concorso regionale di scrittura per scuole medie e superiori “Storie Sottobanco”, affiancando la dott.ssa Paola Boschi e lo scrittore Marco Rufini. Dal 2011 è consulente della casa editrice Aguaplano-Officina del libro per la Collana “A Settant’anni”. In contemporanea a tutto ciò, a partire dal 2009, ha dato vita all’agenzia Jo March, insieme a Valeria Mastroianni (che ha conosciuto nella redazione della casa editrice Morlacchi). Per ultimo Lorenza ama citare il suo impegno più bello, l’essere diventata madre di Alessio nell’ottobre 2011 (in contemporanea alla pubblicazione di Nord e Sud).
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