Locri: i carabinieri arrestano tre giovani per estorsione
redazione | Il 31, Mag 2012
Si tratta di Leonardo Guastella, Domenico Staltari e Leonardo Bumbaca
Locri: i carabinieri arrestano tre giovani per estorsione
Si tratta di Leonardo Guastella, Domenico Staltari e Leonardo Bumbaca
Nella mattinata odierna i carabinieri della compagnia di Locri eseguivano tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di locri, dott. Amadei, che concordava pienamente con le attività d’indagine svolte dai militari dell’arma e coordinate dal sostituto procuratore dott. Rossanna Sgueglia.
Gli arrestati sono Guastella Leonardo cl. 92, Staltari Domenico cl. 92 e Bumbaca Leonardo cl. 88, tre giovani locresi ritenuti responsabili di più episodi di estorsione aggravata in danno di un ragazzo loro concittadino.
Dalle attività svolte emergeva chiaramente la condotta estorsiva che il Guastella, forte della sua posizione nell’ambito del panorama criminale locale, poneva in essere nei confronti di alcuni giovani ragazzi. Egli, pur trovandosi agli arresti domiciliari, continuava ad intrattenere rapporti telefonici con le sue vittime, servendosi del cognato Bumbaca per intimorire coloro i quali cercavano di ribellarsi. Tra le vittime in particolare i militari operanti riuscivano ad avvicinare un giovane del luogo che, esasperato dalle continue minacce e percosse, decideva di denunciare i soprusi subiti fino a quel momento. Gli episodi in cui la vittima consegnava loro del denaro sono stati molteplici, il più grave dei quali si verificava nell’agosto 2011 quando, disperato e ormai completamente assoggettato al gruppo, con la scusa di dover effettuare dei lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione, costringeva la madre ad accendere un prestito presso la banca di 19.000 euro, 15.000 dei quali venivano dati in contanti al Guastella. Fu proprio in quella occasione che il giovane venne picchiato selvaggiamente per poi essere accompagnato dagli stessi aguzzini presso il locale pronto soccorso. Eloquente ad evidenziare lo stato di soggezione delle vittime appare il contenuto di una delle conversazioni captate in cui il Guastella si rivolge alla propria vittima nei seguenti termini “non sto parlando con te, non sto parlando con te sto parlando con il mio cane che non mi prende gli ordini…….ci sentiamo dopo!!!”
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