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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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“La sanità ha due pesi e due misure”

“La sanità ha due pesi e due misure”

| Il 31, Mag 2012

Le considerazioni di Felice Lenidoro dell’associazione Mondo libero

“La sanità ha due pesi e due misure”

Le considerazioni di Felice Lenidoro dell’associazione Mondo libero

 

 

E’ vero la sanità ha 2 pesi e due misure, figli e figliastri. Mentre c’è gente che non ha nemmeno il diritto di ammalarsi perché non può farsi curare, c’è chi riesce a percepire per ferie non godute la non trascurabile somma di 27.273,95 euro.

Due pesi e due misure, figli e figliastri lo si ritrova pure nella pubblica amministrazione. Ogni altro impiegato deve, infatti, consumare le ferie entro la fine di giugno dell’anno successivo per non rischiare di perdere ferie ed indennità sostitutiva, qualora il mancato godimento non sia strettamente addebitabile alla pubblica amministrazione.

Il Direttore Generale dell’ASP, cui ricade anche Lamezia Terme invece, si è visto liquidare l’indennità per ferie del 2009 e del 2010 con la motivazione che non ne aveva potuto usufruire perché era stato nominato prima Commissario straordinario e poi Direttore Generale dell’ASP.

Per l’anno 2009 la motivazione lascia qualche dubbio poiché la stessa Determina di liquidazione riporta che la sua nomina a Commissario è del 14 luglio 2010 e quindi nel 2009 e fino alla fine di giugno 2010 lui era ancora Primario.

Funzione per cui poteva decidere lui stesso come e quando fare le ferie. Lasciamo ogni libera considerazione.

Vorremmo sapere solo a titolo di curiosità: è vero che il Direttore Amministrativo è uno stretto parente del Direttore Generale?

La sanità langue, le lamentele per l’attesa al pronto soccorso sono quotidiane,la medicina territoriale è praticamente inesistente, le guardie mediche vivono una realtà difficile e non rispondente alle necessità e ai bisogni della gente.

Un’altra domanda: come mai ci si attarda così tanto nell’espletare tutte le procedure per la nomina dei tanti primari mancanti all’ospedale di Lamezia Terme?

Ci rende conto che tutto ciò provoca sfiducia e chi si ammala preferisce andare a ricoverarsi in altri ospedali,spesso fuori regione,con notevoli costi per la collettività?

Perché si è voluto smantellare una realtà sanitaria di tutto rispetto, per favorire sostanzialmente Catanzaro?E poi davvero si verifica l’incredibile Lamezia si smantella e Catanzaro si lamenta.

Quando i lametini devono recarsi a Catanzaro si sostiene che in fondo la distanza è breve e che in meno di mezz’ora si raggiunge il capoluogo di regione, quando sono i catanzaresi a doversi recare a Lamezia questa stessa distanza sembra moltiplicarsi di dieci volte. Come mai? Come mai questo urlo di disperazione poi per nulla? Quello che non amiamo sono le guerre di campanile ma non possiamo nemmeno tollerare che Lamezia Terme diventi un quartiere periferico di Catanzaro. Lo si voglia o no, la nostra città merita rispetto. Rispetto per una diversa sanità, rispetto per non smobilitare il tribunale, dopo l’ennesima sciagurata decisione di accopparlo a Catanzaro. Ma i due scioglimenti del consiglio comunale sono stati uno scherzo? Rispetto per una città a misura d’uomo.

Rispetto per il nostro futuro. Certo spesso e volentieri Lamezia non ha potuto vantare di avere dei parlamentari o sottosegretari dei consiglieri regionali o assessori che l’abbiano difesa per come si sarebbe meritata ma i cittadini, i tanti cittadini onesti e che non godono di alcun privilegio, i tanti giovani che non si arrendono, le persone pulite ed oneste lotteranno con tutte le forze perché la nostra città abbia il ruolo cui le compete.

Felice Lentidoro, Associazione Mondo Libero 

redazione@approdonews.it