“Vogliamo andare in spiaggia con il cane”
redazione | Il 08, Giu 2012
Aidaa scrive al presidente della Repubblica
“Vogliamo andare in spiaggia con il cane”
Aidaa scrive al presidente della Repubblica
ROMA – 16.608 italiani hanno sottoscritto la petizione proposta dall’associazione italiana difesa animali ed ambiente per chiedere l’istituzione di spiagge libere attrezzate dove poter passare il loro tempo libero nei giorni di vacanza con i propri cani senza dover vivere l’incubo delle multe o subire la cacciata da parte della polizia locale o dagli agenti della capitaneria di porto. AIDAA ora attraverso il suo presidente nazionale Lorenzo Croce si rivolge direttamente al Presidente Napolitano perchè la mancanza di spiagge libere dove i bagnanti possono stare (rispettando tutte le regole) insieme ai loro cani è quantomeno una menomazione dei diritti dei cittadini. Se poi teniamo conto che in Italia ci sono sette milioni di famiglie che possiedono un cane e che ogni anno almeno un milione di famiglie porta fido in vacanza al mare appare evidente che l’assenza di spiagge libere (in 141 km di costa sugli 8.000 km delle coste italiane sono ammessi i cani in spiaggia con un totale di 223 stabilimenti balneari) per ospitare bagnanti con i cani al seguito sono di fatto un anacronismo che deve essere superato (cosi come ad esempio il fatto di non poter viaggiare in treno o sui mezzi pubblici con il proprio cane). Ora AIDAA si rivolge a Napolitano per chiedere che “si smetta di considerare i cittadini che possiedono animali come cittadini di serie B, o ancora peggio come persone con delle limitazioni al proprio diritto di soggiornare e viaggiare sul territorio nazionale”. La raccolta firme prosegue ancora per alcuni giorni ed è possibile aderire collegandosi al sito www.firmiamo.it/liberaspiaggiapercani e seguire le istruzioni per la compilazione del modulo di adesione alla firma. Le firme oltre che al Presidente Napolitano, saranno inviate al governo ed all’associazione dei comuni in quanto molto spesso la decisione di realizzare le spiagge libere attrezzate per i bagnanti con fido al seguito dipende proprio dalla volontà dei singoli sindaci.
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